lunedì 9 marzo 2015

Una piccola bugia - K.A. Tuker


Titolo: Una piccola bugia 
Autore: K.A. Tucker 
Casa editrice: Newton Compton 
Data d’uscita: Gennaio 2015 
Prezzo: 9.99 euro 
Pagine: 320 

TRAMA:  «Fa’ che io sia orgoglioso di te».
 Sono le ultime parole che il padre di Livie pronuncia di fronte alla figlia. Nei sette anni trascorsi dalla tragica morte dei genitori, Livie ha fatto del suo meglio per mantenere fede a quella promessa e si è occupata della sorella con grande responsabilità. Ma con l’ingresso al college arrivano altre sfide inattese che mettono alla prova la sua solidità e il suo cuore. Livie entra a Princeton con un piano preciso: prepararsi per la scuola di medicina e incontrare un bravo ragazzo. Ciò a cui non è invece preparata sono Reagan, amabile compagna di stanza alla quale non riesce a dire di no, e Ashton, l’arrogante e attraente capitano della squadra di canottaggio maschile. Ashton è anche uno dei migliori amici di Connor, un ragazzo che corrisponde perfettamente a quello che Livie ha in mente per sé. Perché allora continua a pensare ad Ashton? Quando Livie si trova a dover affrontare voti mediocri, aspirazioni di carriera che sembrano andare in fumo, e l’incapacità di gestire i sentimenti per Ashton (che non vorrebbe provare), si troverà a rinunciare alla promessa fatta al padre. E all’unica Livie che conosca…

LA MIA RECENSIONE: Dopo aver letto il primo libro di questa serie, ero euforica all’idea di leggere il secondo. Ma, sfortunatamente, il risultato non è stato quello che speravo. Mi aspettavo di urlare, piangere, ridere a crepa pelle come nel primo e provare emozioni indescrivibili, ma non è stato cosi. Ovviamente, non è brutto, ne noioso, anzi è bellissimo, ma non come ci si aspetta dopo primo libro. I sentimenti, le urla e le lacrime ci sono state, ma di intensità minore. La storia prende e ci si può immedesimare, ma in modo diverso.


Il libro parla della sorella di Kacey, Livie. Lei è sempre stata, tra le due, la sorella responsabile, con la testa sulle spalle, con le idee riguardo al suo futuro molto chiare: Princeton, un marito perfetto quanto lei, una casa, dei figli e un lavoro in ospedale. Ma nell’arco di una sera tutto cambia: fa la conoscenza di un ragazzo, Ashton, che fa vacillare il suo mondo e la mette in crisi. Lei lo vuole, ma non è sicura che il sentimento sia reciproco. Allo stesso tempo sa che non è lui il ragazzo che suo padre avrebbe voluto che sposasse. Quel ragazzo è Connor, migliore amico di Ash e, ovviamente,  lui è bellissimo, gentile, super intelligente.. insomma il ragazzo perfetto;  
Livie n’ è consapevole, ma è davvero disposta a rinunciare al suo vero amore per rendere orgoglioso suo padre? E’ davvero quello che vorrebbe lei per se stessa? Grazie anche all’aiuto del dottor Stayner, ormai diventato psichiatra di famiglia, Livie farà la scelta migliore per lei e non per gli altri, come avrebbe fatto la “vecchia Livie”.

“L’unica cosa di cui mi pento è ce sia finita.
E sono io quello geloso. Alla  follia”

Awwwwww …
Comunque, passiamo al protagonista maschile: Ashton, bellissimo, super sexy, donnaiolo, romantico, gentile, arrogante, sicuro di se …

“Sono intelligente
Sono affascinante
Sono dotato come uno stallone
Ho smesso di fare il donnaiolo
Sono uno che ci sa fare, come hai potuto appurare l’altra sera.
P.S. Smettila di fissarmi le mani, so cosa vuoi che ci faccia.

Insomma, è irresistibile. Tutti si innamorerebbero di lui, ma non è Trent. Al contrario del primo libro, in questo caso, la storia d’amore è simile a tutte le altre. Lui è il tipico ragazzo che “va con tutte”, ma gli basta una sera con Livie e basta, ha finito di fare quello che ha sempre fatto, gli basta uno sguardo per cambiare e essere quello che Lei vuole.
Ma non è tutto cosi semplice, c’è un segreto nascosto e un matrimonio da preparare.
Anche in questo caso c’è la violenza, delle ferite indelebili sul corpo e anche nella mente. Tutto è molto simile a “Dieci piccoli respiri”, ma anche molto diverso.

 “Perché non sei una ragazza da una notte e via, Irlandese”. Sporgendosi per darmi un bacio sulla mandibola, sussurra: “ Sei la mia ragazza per sempre”.

Se vi state chiedendo perché Irlandese, beh… lo scoprirete solo leggendo.
La parte che mi è piaciuta di meno è stata la fine, troppo veloce. Ci si aspetta molto di più dopo una storia come questa.
Anche questo è un libro che ci fa riflettere. Libertà, ogni persona ha il diritto di scegliere la sua vita e fare i propri sbagli e questo libro prova ad insegnarci proprio questo.
Nonostante tutto non si può dire che, anche in questo caso, la nostra amica Tucker non abbia fatto un buon lavoro, ma se al primo abbiamo dato quattro stelline, a questo ne darei tre perché, a mio parere, è meno intenso e coinvolgente. Aspettiamo con ansia il 7 Maggio per  il prossimo libro, che parlerà di Cain, proprietario del Penny’s e una bellissima ballerina. 

VOTO:
1/2

Questa recensione è stata scritta da ISABELLA.

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