Genere: Historical Romance
Editore: Newton Compton
Pagine: 284
Prezzo: € 9,90 (cartaceo)
€ 3,99 (ebook)
Data di pubblicazione: 09 Aprile 2015
Londra 1819.
Valéry Campbell sa di mettere a rischio la propria reputazione, quando si reca nella bisca di Lady Venom, ma deve impedire al padre di giocarsi tutto in una mano di carte. Sir Arthur Campbell però ha già barattato la tenuta di famiglia e, con l’acqua alla gola, tenta di vendere anche la figlia a un losco e ricchissimo libertino, Lord Baxton. Questi non è altri che lo zio di Charles, il figlio del duca di Ragland, anche lui ospite della bisca: è proprio in quest’occasione che Valéry lo rincontra, dopo anni, e scopre di provare qualcosa per lui. Naufragato l’estremo tentativo di ripagare i suoi debiti, Sir Arthur, in un accesso di disperazione, si suicida al tavolo da gioco. Da questo momento in poi la vita di Valéry si complica terribilmente. I trascorsi della sua famiglia non le permettono di sposare Charles e al tempo stesso si trova a lottare con tutte le forze per resistere ai tentativi di seduzione di Lord Baxton, al quale non vuole cedere. Lo scontro tra i due è aperto e dichiarato: ma chi è davvero David Baxton? Quel che Valéry pensa di lui corrisponde a verità?
Valéry Campbell sa di mettere a rischio la propria reputazione, quando si reca nella bisca di Lady Venom, ma deve impedire al padre di giocarsi tutto in una mano di carte. Sir Arthur Campbell però ha già barattato la tenuta di famiglia e, con l’acqua alla gola, tenta di vendere anche la figlia a un losco e ricchissimo libertino, Lord Baxton. Questi non è altri che lo zio di Charles, il figlio del duca di Ragland, anche lui ospite della bisca: è proprio in quest’occasione che Valéry lo rincontra, dopo anni, e scopre di provare qualcosa per lui. Naufragato l’estremo tentativo di ripagare i suoi debiti, Sir Arthur, in un accesso di disperazione, si suicida al tavolo da gioco. Da questo momento in poi la vita di Valéry si complica terribilmente. I trascorsi della sua famiglia non le permettono di sposare Charles e al tempo stesso si trova a lottare con tutte le forze per resistere ai tentativi di seduzione di Lord Baxton, al quale non vuole cedere. Lo scontro tra i due è aperto e dichiarato: ma chi è davvero David Baxton? Quel che Valéry pensa di lui corrisponde a verità?
Si dice
spesso che un libro non va mai giudicato dalla copertina, ma si sa, anche
l’occhio vuole la sua parte! Quando, spulciando tra le uscite di aprile, ho
visto questo romanzo non ho potuto fare a meno di amarlo già per la copertina,
che è assolutamente stupenda!
Lo ammetto, il titolo mi ha fatto "storcere" un po’
il naso, ero perplessa, soprattutto perché la versione
autopubblicata, ovvero Carta bianca,
lo trovavo più elegante e, dopo aver finito il romanzo, anche più pertinente
alle vicende raccontate.
Il romanzo
si apre con la visita di Valéry alla bisca di Lady Venom, per impedire al padre
di giocarsi il patrimonio rimasto alla famiglia. La giovane, però, arriva in
ritardo e il padre, ormai sopraffatto dai debiti nei confronti dei suoi compagni
di gioco, tenta di vendere la figlia al ricco Lord Baxton. Quando però le cose
non vanno come previsto, Sir Arthur decide di uccidersi, proprio davanti a
Valéry. Profondamente scioccata, la ragazza viene riaccompagnata a casa dall'amico Charles, per cui nutre una profonda cotta.
Quando all'istituto vengono organizzate delle uscite per le ragazze a cui insegna, Valéry ha finalmente l’occasione di passare un po’ di tempo col ragazzo che,
apparentemente, sembra ricambiare i suoi sentimenti e volerla sposare.
Ma
l’entrata in scena dello zio, Lord Baxton, cambia tutto.
Charles si allontana da lei, annuncia il fidanzamento con un’altra ragazza e Valéry non può far altro che osservare tutto da lontano, cercando sempre più di scoraggiare i tentativi di Lord Baxton di sedurla.
Charles si allontana da lei, annuncia il fidanzamento con un’altra ragazza e Valéry non può far altro che osservare tutto da lontano, cercando sempre più di scoraggiare i tentativi di Lord Baxton di sedurla.
«Bene»,
rispose lui, sorridendole. «L’odio è un impulso molto intenso, così simile
all’amore».
«Probabilmente
voi ci sarete abituato. Lo trovate divertente?»
«No, lo
trovo promettente», le sussurrò suadente.
David
Baxton ha sempre avuto una reputazione negativa e Valéry non vuole avere niente
a che fare con lui. Ma quando comincia a vedere oltre la facciata che
quest’ultimo si è costruito, capisce che non tutte le cose che si raccontano in
giro di lui sono vere.
E,
inevitabilmente, Valéry non può fare a meno di sentirsi sempre più attratta da
questa figura misteriosa.
«Solo
qualche bacio, qualche carezza. Non ti chiederò altro», le bisbigliò
all’orecchio, prima di posare la bocca sulle sue labbra.
L’unica
reazione di Valéry fu lo stupore. Stupore di essere finita tra le sue braccia,
stupore per non riuscire a fermarlo, stupore per le sensazioni che stava
provando.
Ho amato
particolarmente leggere questo romanzo. Sarà perché non è per niente una storia
banale, sarà perché io amo gli storici, sarà perché è ambientato a Londra,
città che da sempre adoro, non saprei. Ma ho adorato ogni singolo personaggio,
anche quelli più fastidiosi e che spesso ti fanno infuriare. È un romanzo
talmente scritto bene, talmente coinvolgente che non puoi staccarti dalla
lettura nemmeno per un secondo. Semplicemente inizi a leggere e vieni "risucchiata" all'interno del libro.
Non mi
capita spesso di apprezzare le protagoniste femminili dei romanzi, ma Valéry è
proprio un personaggio che mi ha particolarmente colpito. Non è banale,
stupida. È una ragazza di 23 anni, con valori che si porterà fino alla fine,
coerente con se stessa.
Valéry lo
guardò negli occhi, cercando di capire: «Tu mi ami». Lo studiò attentamente,
stupita, e ripeté sorridendo: «Sì, tu mi ami».
Ho adorato
anche il personaggio di David. All'apparenza duro e menefreghista, ma che risulta avere alla fine un gran cuore e nobiltà d’animo.
Oserei
dire perfetto lo stile di Velonero che, con la sua abilità è riuscita a
scrivere un romanzo avvincente e appassionante, con colpi di scena e verità
nascoste, senza mai cadere nel banale.
«Se tu
avessi avuto un uomo accanto non avrei potuto agire come ho agito »
«Io avevo
un uomo accanto: tu».
VOTO:
CHIARA M.
Ma che bello!! Mi commuovo come una scem.. no scusate, come una sciocca (direbbe Valery) Grazie <3
RispondiEliminaGrazie a te per questo splendido romanzo! ❤
Elimina