Categoria:
I
brevissimi
Autore:
Annarita
Tranfici
Dal
libro: Kajal assaporò il gusto amaro della vita proprio nel
momento in cui essa la stava regalando il suo frutto più dolce.
Mani che si sfiorano e
baci casti incapaci di nascondersi da sguardi perfidi e pericolosi. Desideri
pressanti nel petto, spie di sentimenti a cui non è concesso veder brillare la
luce del sole. Un fiore puro esposto alle intemperie, facile preda della
gelosia e dell’invidia di cuori malati. Una storia la cui dolcezza si perde in
un pomeriggio come tanti che svela i volti di una Nuova Delhi con due anime; un
lembo di terra in cui la sacralità confina con la perversione, in cui moralità
e amoralità si intrecciano lasciando all’anima che si muove in questo teatro,
tanta amarezza e rassegnazione
A nessuno fa piacere leggere la realtà, soprattutto
se cruda, se arriva come una freccia scoccata al centro del velo di maya che ci
preclude la vista dalla verità. Ma quando essa si abbatte sul lettore
inconsapevole, tocca note dolenti, sa muover fili che neppure si credeva di
avere. Ed è in quel momento che si apre il sipario sulla vita.
Annarita Tranfici ha saputo descrivere una realtà
che per noi sarebbe difficile anche solo da immaginare, uno spaccato di
quotidianità che rappresenta un universo parallelo al nostro, uguale e
contrario al tempo stesso. In una società –la nostra- dove ormai è consuetudine
palesare le nostre emozioni e dove sembrerebbe strano non farlo, lei ha saputo
mostrare quanto possa essere pericoloso anche solo uno sguardo dolce, una
carezza od il tenersi per mano, vivendo solo del momento in cui ci si trova,
sapendo che per poter coltivare il più ingenuo dei sentimenti occorre rubare un
breve istante, quanto basta per un messaggio scritto su un foglio di carta.
Ma ad esser rubata, in questa storia, è la
giovinezza e la gioia di vivere di due ragazzi, incontratisi per caso, cui la
vita ha insegnato presto, forse troppo, che non c’è spazio per la bontà e per
la purezza in un mondo intriso di cattiveria, invidia e noncuranza. È un
racconto breve, non incentrato troppo sui luoghi o sugli usi e costumi della
società in cui è ambientato, bensì sulle emozioni provate, su un’innocenza
violata, sulle vite interrotte di due giovani amandi.
È un racconto che apre gli occhi, che consiglio
vivamente a tutti.
VOTO:
VANESSA.
Nessun commento:
Posta un commento