mercoledì 13 maggio 2015

I due volti di nuova Delhi - Annarita Tranfici

Categoria: I brevissimi

Autore: Annarita Tranfici

Dal libro: Kajal assaporò il gusto amaro della vita proprio nel momento in cui essa la stava regalando il suo frutto più dolce.


 Mani che si sfiorano e baci casti incapaci di nascondersi da sguardi perfidi e pericolosi. Desideri pressanti nel petto, spie di sentimenti a cui non è concesso veder brillare la luce del sole. Un fiore puro esposto alle intemperie, facile preda della gelosia e dell’invidia di cuori malati. Una storia la cui dolcezza si perde in un pomeriggio come tanti che svela i volti di una Nuova Delhi con due anime; un lembo di terra in cui la sacralità confina con la perversione, in cui moralità e amoralità si intrecciano lasciando all’anima che si muove in questo teatro, tanta amarezza e rassegnazione


A nessuno fa piacere leggere la realtà, soprattutto se cruda, se arriva come una freccia scoccata al centro del velo di maya che ci preclude la vista dalla verità. Ma quando essa si abbatte sul lettore inconsapevole, tocca note dolenti, sa muover fili che neppure si credeva di avere. Ed è in quel momento che si apre il sipario sulla vita.

Annarita Tranfici ha saputo descrivere una realtà che per noi sarebbe difficile anche solo da immaginare, uno spaccato di quotidianità che rappresenta un universo parallelo al nostro, uguale e contrario al tempo stesso. In una società –la nostra- dove ormai è consuetudine palesare le nostre emozioni e dove sembrerebbe strano non farlo, lei ha saputo mostrare quanto possa essere pericoloso anche solo uno sguardo dolce, una carezza od il tenersi per mano, vivendo solo del momento in cui ci si trova, sapendo che per poter coltivare il più ingenuo dei sentimenti occorre rubare un breve istante, quanto basta per un messaggio scritto su un foglio di carta.
Ma ad esser rubata, in questa storia, è la giovinezza e la gioia di vivere di due ragazzi, incontratisi per caso, cui la vita ha insegnato presto, forse troppo, che non c’è spazio per la bontà e per la purezza in un mondo intriso di cattiveria, invidia e noncuranza. È un racconto breve, non incentrato troppo sui luoghi o sugli usi e costumi della società in cui è ambientato, bensì sulle emozioni provate, su un’innocenza violata, sulle vite interrotte di due giovani amandi.
È un racconto che apre gli occhi, che consiglio vivamente a tutti.

VOTO:

VANESSA.


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