mercoledì 13 maggio 2015

The program - Suzanne Young



«Sloane non deve abbattersi, sa che un solo momento di tristezza può costarle caro. La sua vera vita, i suoi ricordi e la sua intera esistenza sono in mano al Programma, un’unità che, in un futuro non così lontano da ciò che ci immaginiamo, opera per arginare una vera e propria epidemia suicida, diffusa fra i giovani. Ma il Programma opera cancellando la memoria, i ricordi e le esperienze, svuotando completamente la persona del suo passato. E per Sloane il passato sembra essere stabile, fin quando scoccherà la scintilla che le farà crollare il mondo addosso. Dovrà lottare per sé stessa e per chi ama, il suo ragazzo James. Ma il Programma la attende e la battaglia si farà più dura di ciò che mai potrebbe immaginare.»

«Voglio sentirmi meglio.
Ma non voglio mai dimenticare. »


Riassumere questo libro in una sola recensione è particolarmente complesso. Ciò che mi ha sorpreso di questa storia è stata la capacità dell’autrice di trasmetterci emozioni vivide e fluide, attraverso le sue parole. La storia raccontataci non è che una metafora, per come la interpreto io, la quale tiene a dimostrare tre concetti che si collocano alla base della vita di ogni ragazzo:
L’amore, La felicita e la paura.

«Voglio sentire la sua risata, i suoi commenti sarcastici, la sua falsa strafottenza. «Ti amo» sussurro, e nella tenda cala il silenzio.


L’amore è alla base della nostra vita forse più degli altri due. Ci spinge sempre verso le scelte più giuste e ci da' una mano per combattere la solitudine e la tristezza. Il messaggio dell’autrice è chiaro, chi ama si sente sempre protetto e mai solo. L’amore è un sentimento unico e speciale, da dedicare, come Sloane, ad una persona con cui ci si sente particolarmente legati, nel caso del romanzo, James.

«La mia è una speranza remota, ma è l’unica cosa che mi spinge ad andare avanti. Ogni giorno mi sento scivolare più giù, ma tengo duro. »

L’amore è anche felicità, ovvero la condivisione di momenti speciali assieme. Ma soprattutto speranza. Speranza per qualcosa di migliore, speranza che le nostre scelte mai falliranno e che riusciremo sempre a cavarcela in ogni situazione. James e Sloane sono uniti assieme da questo legame di reciprocità, dove non esiste che uno dei due sia triste, perciò, quando questo accade, l’altro è sempre motivato nel cercare di far ritornare il sorriso della persona che ama. Perché, alla fine, ciò che l’autrice vuole che venga trasmesso direttamente a noi è che, se una coppia veramente si ama, qualsiasi ostacolo sarà superabile, anche il più arduo, come, nel loro caso, il Programma.

«È una domanda che ci facciamo spesso: ci suicideremmo se non ci fosse il Programma? È il Programma che ci spinge a farlo? »

Il programma, come le difficoltà della nostra vita, si contrappone alla loro felicità.
Il Programma distrugge i legami, credendo che siano malsani e strappa dalle mani dei ragazzi la loro vera identità. Io penso che l’autrice abbia racchiuso nel Programma tutti i problemi che siamo costretti ad affrontare ogni giorno. 
Siamo sempre messi alla prova, in ogni situazione e momento della nostra vita e in alcuni, come Sloane, siamo costretti persino a dover accettare una particolare condizione ed imparare a rinunciare. La dottoressa Warren (psicologa e “leader” del Programma) cercherà in ogni modo di strappare via i ricordi da Sloane, dapprima mostrandosi gentile e cordiale, ma poi rivelando il suo lato insensibile ed ignobile. Perdere il ricordo di chi ama per lei significherebbe sentirsi sola ed esclusa, in preda al panico e totalmente estranea ad ogni situazione, ma soprattutto dovrebbe convivere con un vuoto, un vuoto impossibile da colmare.

«E con questa scelta, il mio cuore si spezza. Sto dicendo addio a chi ero. A chi non potrò mai essere di nuovo.»

Ci saranno scelte che condizioneranno per sempre la nostra vita, che si impadroniranno di noi e si manifesteranno come i nostri peggiori incubi e paure. Ma l’autrice riserva per Sloane un barlume di speranza, che solo sfogliando le pagine di questo libro si potrà comprendere fino in fondo. L’amore vero ha sempre la meglio sulla paura, perché, se si forma un legame talmente speciale, la vita aiuterà a custodirlo, in ogni caso, per sempre.

«Sei l’unica persona di cui mi fido. Sei l’unica che mi conoscerà mai davvero.»

Ho cercato di interpretare le parole dell’autrice al meglio. Credo che questo libro sia lettura piacevole e per nulla stancante. L’ho letto fino alla fine senza alcuna esitazione.
Forse in alcuni punti vi sono evidenti errori di grammatica, ma si tratta sempre di una traduzione, perciò è più che giustificabile.
La lettura mi ha appassionato parecchio e la consiglio a chiunque cerchi una storia "movimentata", ma nel frattempo una complicata ed avvincente storia amorosa. 

VOTO:

ABNEGANTE.



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