1.
La conquista 15 maggio 2014
2.
L’abbandono 23 aprile 2015
3.
Surrender, ottobre 2014, in lingua originale
Casa Editrice: Newton Compton
Prezzo cartaceo: 9.90
Prezzo ebook: 4.99
Pagine: 384
All’inizio sembravano felici e contenti…
Per Elsie e Henry sposarsi e comprare una casa è solo l’inizio di
una nuova e appassionante avventura. Elsie ha ingranato bene col suo lavoro,
mentre Henry sta facendo carriera come agente di polizia. Tutto, a quanto pare,
è finalmente tornato al posto giusto. Ma proprio quando le cose sembrano andare
a gonfie vele, i cambiamenti da affrontare mettono a dura prova la stabilità
del loro rapporto. Henry è in costante pericolo a causa del proprio lavoro, e
Elsie lo osserva impotente, mentre scivola di nuovo nelle sue vecchie
abitudini. Elsie deve trovare un modo, a qualsiasi costo, per evitare che il
passato si ripeta. Con il rischio continuo di sprofondare nelle sabbie mobili,
Elsie e Henry devono capire come rafforzare la loro unione, prima che finiscano
per perdere ciò che conta di più…
Beh, come iniziare questa recensione?!? Okay, ci sono.
DELUSA, DELUSA DELUSA!
Ma che schifo è?
Vi giuro, ho amato “La conquista” e ci son rimasta
malissimo.
Prima di tutto. Un anno? Stiamo scherzando? Aspettando
così tanto, avrei voluto leggere il capolavoro del secolo, la rivelazione
dell’anno, del mese, qualunque cosa ma non questo. Okay non posso definire un
libro una …. Ma ci siamo vicini.
In questa storia non c’è assolutamente NULLA.
Già in precedenza vi avevo parlato che un libro, per
definirsi tale, deve contenere quell’elemento che stravolge il tutto, quel qualcosa in più che ti spinge a continuare a leggere, che non rende banale la storia, ma mi dispiace
dirvi che in questo caso non c’era.
Il tutto è di una monotonia assurda. Ho letto, da altre
parti, che non potevano anticipare nulla su questo libro perché andava letto e
non spoilerato. Ooookay, capisco che i gusti siano personali, ma mi dite cosa
c’è da spoilerare?
La storia è PIATTA!!! Cosa doveva spoilerare?? Che Elsie
si fa paranoie assurde. Perché parliamone…
Vi ricordate che Henry lavorava nell’esercito? In questo caso era molto preoccupata ma la capivo, cavolo il suo ragazzo era in
Afganistan ed il fratello era morto in un’imboscata..
Ma adesso mi spiegate perché, ora che fa il poliziotto,
questa donna si fa paranoie più grandi di quelle fatte in precedenza?
Ora, alcuni di voi penseranno, "forse perché il sentimento è
cresciuto", "forse perché quello del
poliziotto è un lavoro comunque pericoloso", ma mie care, vorrei però ricordarvi
che il poliziotto non partecipa a sparatorie 24 ore su 24, non insegue
ubriaconi 7 giorni su 7, la maggior parte del tempo la passa a sorvegliare
strade deserte di notte o a compilare documenti. (piccola parentesi, Henry è l’unico poliziotto a fare turni
assurdi, se ne va la mattina presto e torna la notte, mah). Certo, non voglio sminuire questo mestiere per carità, ma viene descritto in maniera eccessiva, a tratti assurda.
La nostra
Elsie è preoccupatissima. Bah, forse sarò solo io a pensare che le strade di
Denver siano meno pericolose di quelle in Afganistan. Non so...
Altra cavolata letta in giro? Henry di una dolcezza assurda.
Coooosa?
Ora mi dite dov’è questa dolcezza? Io non la vedo, non l'ho vista.
Per
tutta la storia si è comportato come un perfetto stronzo, un uomo che pensa solo
a se stesso. Okay, hai vissuto un trauma?!? Posso capire tutto il dolore che
puoi provare, ma hai una moglie, sii uomo e rialzati. Tutti incontriamo delle
difficoltà ma sfogarsi su un’arena in un incontro clandestino non è la
soluzione.
Oh scusa, avete sentito? Il nostro poliziotto,
rispettosissimo della legge, va a fare gli incontri clandestini.
Ed ecco che anche in questo caso si risveglia la sindrome
della “croce rossina”, bruttissima a mio parere, perché non si può aiutare chi
non vuole essere aiutato. Certo, in nome dell’amore si fa questo ed altro, ma si arriva a un punto in cui una persona deve accorgersi che non può fare più
nulla e che forse la persona di cui ci siamo innamorate non esiste più.
Questo libro è una brutta copia del primo. Si
ripresenta la stessa situazione di quando Henry lascia Elsie dopo la missione.
Ah dimenticavo… mentre nel primo libro ho trovato i rapporti
sessuali dolci e sensuali allo stesso tempo, in questo libro mi hanno lasciata
un po’ titubante.
Vi giuro, questo romanzo mi ha delusa tantissimo, ho finito
di leggerlo solo in nome del blog e in più di un’occasione volevo lanciare il
cellulare dalla finestra. Ora la Gray avrebbe dovuto anche risarcirmi u.u
Non me l’aspettavo.
Tutti sanno quanto attendevo il seguito. Se la trilogia fosse terminata con
“La conquista” sarei stata felicissima, perché a mio parere, continuare se non
si ha nulla da dire, non serve a nulla.
P.s Il terzo libro parlerà della cognata di Elsie, spero
che, almeno quello, sia leggibile.
“I rapporti
sentimentali sono come il pendolo di un orologio che oscilla da un estremo
all’altro”.
VOTO:
ALESSIA.
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