Lui era immortale, bellissimo e in passato era stato venerato come un dio. Ma il suo tocco uccideva ogni ragazza che tentasse di amare. Lei, invece, era fragile, indifesa e non pensava di avere più alcun motivo per vivere. Finché non incontrò lui..
Autore: Aurora Rubina Corsini
Casa Editrice: La corte editore
Data d'uscita:: 2011
Prezzo: Cartaceo 14,90 ebook 4,99
Numero Pagine : 240
"Lui era immortale, bellissimo e in passato era stato venerato come un dio. Ma il suo tocco uccideva ogni ragazza che tentasse di amare. Lei, invece, era fragile, indifesa e non pensava di avere più alcun motivo per vivere. Finché non incontrò lui...Gli Dei greci hanno abbandonato le vette dorate dell'Olimpo e vivono tra di noi. Dopo millenni di oblio e rimpianti, vagano infatti per il mondo rassegnati ad un destino da assassini, a cui è stata tolta persino la possibilità di amare. Basta il loro semplice tocco, infatti, per uccidere qualsiasi umano. E mentre qualcuno trama nell'oscurità, cominciando a sterminare gli ultimi Dei rimasti sulla Terra, Atena e Apollo incontreranno Penny, una ragazza fragile e indifesa che pensa di non avere più alcuna ragione per vivere. Ma il sentimento tra Penny e Apollo rivoluzionerà tutte le regole e, mentre mortali e umani non sono più al sicuro, una storia d'amore forte e passionale sconvolgerà le vite dei protagonisti. Un urban fantasy dalle tinte dolci e oscure allo stesso tempo.
Sono un appassionata di mitologia greco/romana, ma anche di quella celtica e scandinava..Insomma di tutta la mitologia in generale. Appena ho letto la trama di questo libro la prima cosa che ho pensato è stata "Questo deve essere mio! Divinità decadute che si limitano a "perdurare nel tempo"? A chi non viene voglia di leggerlo?!"..E così comincia il mio viaggio con questa saga di Aurora Corsini. Eh già perchè ogni volta che si comincia un libro si intraprende un viaggio nuovo.
Ho iniziato a leggerlo con tutti i buoni propositi possibili.
Grazie a Zeus questo libro non mi ha deluso!
Il romanzo narra la storia di Penny, Apollo ( che si fa chiamare Valo) e di Atena.
Penny vive a" metà", da quando in un incidente automobilistico sua sorella perde la vitta, si sente in colpa per la sua morte e non riesce più a vivere con se stessa. Cade in depressione, smette di andare all'università e l'unica cosa che riesce a fare è respirare. Non è in grado di fare nulla, annientata dal dolore che prova. Il senso di responsabilità che la attanaglia per la morte della sorella, morte inevitabile, si mescola con l'amore del padre che l'ama e all'odio della sua matrigna Nadia.
Atena e Valo, antiche divinità greche decadute, per sopravvivere si cibano "dell'anima" degli esseri umani. Tramite un bacio, si nutrono dell'essenza vitale della "vittima".
Atena, antica divinità greca che rappresentava la sapienza, la strategia militare e la tessitura. Donna pensante. Colei che prima di agire calcola ogni singola mossa, controlla ogni minimo particolare, nutre un profondo senso di colpa per quello che è costretta a fare per sopravvivere, cibarsi dell'anima degli umani la sta emotivamente devastando. Il rapporto che ha con Apollo è molto importante per lei.
Apollo, senza un briciolo di coscienza, non ha nessun senso di colpa per quello che fa per continuare a vivere, anzi invece che fare come Atena che sceglie solo "vittime" anziane o in fin di vita. lui sceglie sempre donne giovani e bellissime. Decide di cambiare nome e di farsi chiamare Valo. Che voglia staccarsi dal suo passato di antica divinità greca? Dimenticare di essere stato il Dio delle belle arti, della musica e della profezia?
Per quale motivo delle esistenze così diverse tra di loro si intrecciano?
Mi dispiace ma questo non ve lo posso dire! Se no vi spoilero l'intera trilogia!
Questo libro mi è piaciuto molto, forse all'inizio ero un po' titubante, poichè mi veniva voglia di prendere a sberle Penny e iniziare a scuoterla e ad urlarle contro, ovviamente tutto in contemporanea.
Per non parlare di Valo, all'inizio l'avevo collocato nella mia lista dei personaggi più odiosi che conosca (era al settimo posto dopo Arobynn Hamel).
Il libro è pieno di colpi di scena ( leggendolo ho rischiato come minimo quattro infarti), è scritto con uno stile scorrevole e appassionante. All'inizio, la storia fatica a prendere ritmo, l'autrice deve presentare i personaggi e il mondo al lettore, ma una volta partita ti tiene incollata fino all'ultima riga, alla fine sei così coinvolta che quando leggi la parola fine rimani frastornata.
VOTO:
Naamaarie, Persefone
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