venerdì 24 febbraio 2017

Guarda dentro me di Carmen Bruni - Recensione



Guarda dentro me
Carmen Bruni
Genere: Contemporary romance
Editore: Fabbri Editori
Prezzo: Cartaceo 16,90€ - Ebook 6,99€
Serie: Questione di  cuore #2
Pubblicato: 23 Febbraio 2017

Trama: Quando Annabelle cammina per strada non passa certo inosservata. È abituata agli sguardi degli uomini, e persino delle donne, perché è bella da togliere il respiro. Peccato che ovunque vada crei scompiglio, come nella casa di Giorgia e del fratello Carlo, di cui diventa la nuova coinquilina. Convivere con lei infatti non è per niente facile, anzi può rivelarsi davvero snervante: è indisponente, distaccata e si trincera sempre dietro una corazza gelida e impenetrabile, in cui sentimenti ed emozioni non possono filtrare. E questo tutto a causa del suo difficile passato. Ma anche Carlo, gran latin lover all'apparenza solare e disponibile, ha i suoi lati oscuri e alle spalle brutte esperienze che lo hanno ferito nel profondo. Tra i due si scatena subito un'attrazione fisica sconvolgente. E, giorno dopo giorno, inizierà a nascere anche qualcosa di più, qualcosa di imprevisto per entrambi. Ammetterlo significherebbe per loro venire meno alle proprie convinzioni, ma non potranno comunque evitare di dar vita a un duello d'amore, fatto di stoccate maliziose, affondi audaci e fendenti letali... Quanti colpi dovranno schivare prima di rendersi conto che, quando c'è di mezzo il cuore, non si tratta di vincere o perdere, bensì di sopravvivere?


Recensione

Invece di scrivere una recensione chilometrica, degna delle mie, potrei soltanto dirvi che quelli che Carmen Bruni scrive sono i perfetti romanzi rosa ma tutto ciò non mi basta e quindi vi subirete anche oggi le mie 128494 parole.

Carmen Bruni è una di quelle autrici italiane che ho iniziato ad apprezzare fin dal suo esordio, nel 2015 recensii il suo Questione di cuore (QUI) e ne rimasi a dir poco colpita. Giorgia ed Alessandro sono personaggi che mi porto nel cuore, nonostante d' allora abbia letto almeno altri duecento libri.
Guarda dentro me parla invece di due personaggi che in Questione di cuore avevamo iniziato a conoscere, Carlo, il fratello della mitica Giorgia ed Annabelle, la loro bella coinquilina.


Annabelle, nonostante sia una modella, non è solo questo, nasconde un vero e proprio mondo.
E' una ragazza forte, uno di quei personaggi in cui forse tutte le donne vorrebbero rispecchiarsi, lei dalla vita non ha ricevuto altro che delusioni ma questo non l'ha scoraggiata. Tutto quello che ha dovuto sopportare le ha dato la forza per crescere da sola e diventare la bella persona che è.
Annabelle è stata abbandonata dalla sua famiglia quando aveva solo due settimane, nel corso degli anni è passata da una famiglia affidataria all'altra e alla fine una famiglia l'ha trovata, anche se lei non si è sentita mai parte di essa.
Era la bella bambina dai riccioli biondi da sfoggiare alle amiche e non un pulcino fragile di cui prendersi cura, da nessuno ha mai ricevuto affetto ed è per questo motivo che adesso si definisce una persona anaffettiva, un guscio vuoto.
Dalla vita ha imparato che non bisogna mai affidarsi a qualcuno e che la forza bisogna trovarla solo in sé stessi perchè le persone scappano, ti abbandonano e quindi dobbiamo volerci bene e bastarci.
Nonostante si definisca anaffettiva, lei non lo è per nulla, anche se non vuole avere niente a che fare con la sua famiglia, non riesce a fregarsene come dovrebbe, non riesce a voltare le spalle alle uniche persone che le sono rimaste e nonostante tutto le sceglie sempre.

Temevo la felicità. E invece vale la pena anche di soffrire. Perché se soffri significa che almeno una volta sei stato felice. E sai riconoscere un’altra felicità quando arriva. 


Carlo invece è un ragazzo felice, alle spalle ha una bella famiglia, ha avuto una bella infanzia, fino a quando il papà ha lasciato la mamma ed è sparito per almeno due anni.
Questo episodio ha segnato quel ragazzo che fino a diciassette anni era stato tanto felice e forse lo ha anche un po' spaventato, perchè a diciassette anni ha scelto di non avere ragazze, far soffrire qualcuno come aveva sofferto la sua mamma era un pensiero troppo difficile da sopportare.
In poche parole, ha deciso di rinunciare all'amore e alla felicità ed è per questo motivo che è l'unico dei suoi amici a non aver mai sofferto per una ragazza, perchè una ragazza non l'ha mai avuta.
Con nessuno ha mai desiderato qualcosa in più, almeno fino a quando in casa sua non ha messo piede Annabelle.

Lei è tanto bella e in un primo momento è questo a farlo uscire di testa, ma l'attrazione fisica è
qualcosa che si può mettere da parte, quello che spinge Carlo è qualcos'altro.
Il modo in cui è stato descritto il rapporto di questi due personaggi mi è piaciuto tantissimo, loro sono amici, loro si divertono un mondo assieme e la loro attrazione li spinge a prendersi beffa l'uno dell'altra. In poche parole, il loro rapporto ha donato a questo libro quella leggerezza che in fondo avevo proprio bisogno di leggere.
Annabelle in Carlo troverà quella persona a cui donare se stessa al cento per cento, perchè bisogna soffermarsi sulle cose che si hanno e non sulle mancanze e, anche se una famiglia la ragazza non l'ha mai avuta, quel coinquilino l'è sempre stato accanto.
E' l'unico ad accorgersi che in Annabelle c'è qualcosa che non va, lui la spinge ad uscire dalla sua solitudine con piccoli gesti, invitandola a mangiare qualcosa o anche a guardare un film insieme agli altri.
Carlo è la persona che per la prima volta non fa sentire Annabelle sola.

Avevo vinto. Non contro di lui, bensì contro me stessa. Contro quella parte che era convinta che stare da soli fosse la scelta migliore, che prima o poi tutti se ne vanno. Contro quella parte che aveva bandito i sentimenti per non soffrire.

Questo è un libro che ho divorato e che ho letto in una sola serata, come ho detto prima, è molto leggero e forse anche per questo rappresenta quello che per me è il perfetto romanzo rosa.
Ma nonostante ciò. alcune cose non mi sono piaciute, ma forse "piacere" non è la parola giusta da utilizzare.
Trovo che questo sia un bel libro ma alla fine mi è parso tutto un po' scontato, non ci sono episodi che mettano il lettore sull'attenti e nemmeno quelle emozioni che fanno sì che un libro ti segni a vita.
E' un romanzo bello ma molto semplice e, a causa di questa sua semplicità, io non posso promuoverlo a pieni voti. A me piacciono quelle storie che ti fanno male il cuore, che ti lasciano lì a leccarti le ferite per mesi, adoro le storie alla Hoover, per intenderci, perchè sono una masochista nata.

Detto ciò, fatte le dovute precisazioni, io mi sento di consigliarvi questa storia  perchè è uno dei migliori usciti a febbraio, se non il migliore, e resta comunque una piacevole lettura.

P.S. Anche se a questo libro do 4 stelline devo comunque fare un'altra precisazione, rispetto ad altri libri a cui ho dato lo stesso voto mi è piaciuto un po' meno ma non me la sentivo di dare un voto più basso.

VOTO:

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