mercoledì 1 giugno 2016

Recensione: Una deliziosa pasticceria a Parigi - Laura Madeleine

Titolo: Una deliziosa pasticceria a Parigi

Autrice: Laura Madeleine

Genere: Contemporary romance

Casa Editrice: Piemme

Prezzo cartaceo: 18.50

Prezzo ebook: 9.99

Pagine: 324

Data pubblicazione 17 MAGGIO 2016




Parigi, 1909. In una stradina appartata c'è un luogo dove, a ogni ora, il profumo che si sente nell'aria è quello di zucchero a velo e crema pasticcera. La Pâtisserie Clermont è la più elegante della città, famosa per le vetrine colorate di macarons e per la gentilezza di Jeanne, la figlia del proprietario. Eppure Jeanne, dietro le apparenze di ragazza tranquilla e sorridente, ha un segreto. Un amore proibito che non può confessare a nessuno. Quando ha visto per la prima volta Guillaume du Frère, un ragazzo di Bordeaux arrivato in città per guadagnarsi da vivere come ferroviere, è stato per caso. Da allora i due non si sono più staccati, pur sapendo di non avere alcun futuro. Fino a che un terribile tradimento ha svelato a tutti il loro amore, e li ha separati, forse per sempre.
Ai giorni nostri, Petra è una studentessa di storia a Cambridge, che sta studiando la vita di suo nonno, un importante storico, e si imbatte in una strana lettera a sua firma. Datata 1910, la lettera è indirizzata a un certo G. Du Frère, e chiede una cosa sola: perdono. Petra scoprirà così la storia di Jeanne e Guillaume, e la parte che vi ebbe suo nonno, gettando luce su quello che avvenne davvero.

E lo farà andando a Parigi, innamorandosi a sua volta, e parteggiando sempre per quei due amanti del secolo scorso che volevano solo vivere la loro vita insieme.

Il libro di cui vi parlerò oggi è molto particolare... Ci vengono narrate due storie ben diverse, una ambientata nel 1910 e l'altra nel 1988.
È il 1988 quando Petra ritrova una lettera di suo nonno con la quale si scusa con un certo Gui.
Lei è una storica, come lo era suo nonno, e decide di ricostruire quel passato per arrivare a capire cosa accadde nel 1910, quando suo nonno, poco più che ventenne, lavoró a Parigi, città che ha sempre ricordato con molto affetto.


Come ho accennato nello scorso www, ero super entusiasta per questo romanzo che prometteva di riunire quelle che sono le mie due più grandi passioni/ossessioni, Parigi e la pasticceria.
Inoltre, vorrei aprire una brevissima parentesi; Piemme con questa copertina si è decisamente superata, l'armonia e i colori dei soggetti sono sublimi e guardare una cover del genere non è che un piacere per gli occhi... Come disse la nostra Giulia, ti fa venir voglia di appendere questa immagine in giro per casa.

Devo essere anche molto sincera, all'inizio il libro non riusciva a prendermi molto, forse i primi capitoli erano un po' lenti e la lettura era diventata anche abbastanza monotona e noiosa, ma ad un certo punto le cose son diventate interessanti.

Questo romanzo ci parla di una storia d'amore, una storia che al tempo era considerata sbagliata.
Gui è poco più di un diciannovenne quando decide di lasciare Bordeaux per tentar fortuna a Parigi. Subito inizia a lavorare come ferroviere, ma il destino lo porta alla pasticceria Clemort.
Qui conosce Jeanne, la figlia appunto del signor Clemort. Lei è bellissima e con i suoi occhi potrebbe mettere in ginocchio qualsiasi ragazzo di Parigi, ma la ragazza è innamorata di Gui e non riesce a non ascoltare il suo cuore.
Quella che nasce fra Gui e Jeanne è una storia sbagliata in un'epoca come quella. Una ragazza di buona famiglia non poteva esser presa in sposa da un garzone qualunque, ed è per questo che fra i due nasce una storia segreta. Si vivranno giorno per giorno, fino a quando potranno...


"Questo momento è per noi due soli e nessun altro. Qui il domani non esiste."

Si vivranno fino a quando il promesso sposo di Jeanne non ritornerà a farsi avanti per prendere ciò che gli era stato promesso, la figlia del socio di suo padre, la piccola Jeanne.

Ora non voglio spoilerarvi nulla, ma voglio solo dirvi che questa è una storia che va oltre tutto, oltre i pregiudizi che la gente ha, oltre uno stupido reddito, oltre una dote o un'eredità. Una storia di un amore che, se vissuto appieno, ti apre a nuovi universi, che non ti fa più riconoscere cosa è giusto o cosa è sbagliato. Tutto sarà  coronato da un meraviglioso lieto fine e le lettrici potranno vivere la favola d'amore che desiderano, anche se, magari, in questo caso Cenerentola è un garzone e il principe azzurro è un'imprenditrice che crea piccoli sogni fatti di impasto e tanto zucchero.

La storia, secondo me, poteva essere sviluppata in un modo un po' diverso.
Quella Petra e Alex non è praticamente raccontata, si capisce fin da subito che fra i due c'é qualcosa ma il tutto non viene mai sviluppato e la situazione si risolverá con un solo bacetto.
Non è che vorrei successe chissà cosa, ma la trama ci parla di ben due storie d'amore e forse per come son messe le cose in realtà non esistono.

Tutto si concentra po' troppo sul passato, se non ci sono i capitoli che riguardano il 1910 troviamo sempre Petra che sta indagando su questa storia e sembra quasi che questa ragazza non abbia una vita e che stia tutto il giorno rintanata in biblioteca a farsi crescere la gobba alla Leopardi.

Già prima parlavo di una certa monotonia della trama, la storia fra Gui e Jeanne è bellissima ma ad un certo punto sembra che pagine siano state aggiunte un po' senza senso per arrivare a far numero.
Ripeto, con il giusto mix fra presente e passato, il libro sarebbe risultato molto più piacevole.

Direi che questa settimana non è stata un granché sul fronte letture.
Non vi sconsiglio questo libro ma con un prezzo del genere desidererei avere la perfezione, e qui non ci siamo.

ALESSIA












VOTO

1/2

Ps. Gli do mezzo VOTO in più per la copertina perché l'adoro e non faccio che fissarla da giorni.

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