mercoledì 29 giugno 2016

BlogTour: Il canto della morte - Elisa S. Amore

l’epilogo della saga
che ha cambiato il fantasy italiano
Elisa S. Amore
IL CANTO DELLA MORTE
Expiation

FINALMENTE!
Apro così questo post perchè l'attesa è stata davvero lunga, ma finalmente domani potremmo scoprire cosa ha riservato il destino ai nostri adorati GEVAN. Pagina dopo pagina arriveremo alla conclusione di questa saga che ci ha regalato tante emozioni. E' stato un viaggio bellissimo e, a prescindere da come andrà a finire, ringrazio Elisa che ci ha permesso di compierlo.

Okay, basta con i sentimentalismi che mi sto già a commuovere *sigh sigh*, e cominciamo subito con l'ottava tappa del blogtour: UNA SCENA INEDITA DEL PRIMO ROMANZO DELLA SERIE!

Titolo: Il canto della morte (Expiation)

Autore: Elisa S. Amore
Editore: Nord
Genere: Urban Fantasy
Data di pubblicazione: 30 Giugno 2016
Prezzo: € 18.00

Touched Saga:
1. La carezza del destino (Touched)
2. L'inganno della notte (Unfaithful)
3. Il potere dell'oscurità (Brokenhearted)
4. Il canto della morte (Expiation)


È l'ultimo anno di scuola, ma Gemma Bloom non può condividere le aspettative e le speranze dei suoi compagni, né guardare al futuro con lo stesso entusiasmo. Il suo destino, infatti, è segnato. Per riportare in vita Evan e assicurarsi la salvezza del bambino che porta in grembo, Gemma ha stretto un patto con Sophìa, la regina degli inferi: tre giorni dopo il parto, dovrà tornare all'Inferno, dove verrà trasformata in una Strega. Da quel momento, non ricorderà più nulla del suo passato e la sua anima sarà interamente votata al Male. 
Gemma però è convinta che il legame con Evan sia troppo forte per poter essere spezzato e che loro due, insieme, riusciranno a superare anche questa prova. 
Evan invece non è disposto a correre il rischio di perderla e vorrebbe trovare il modo d’impedire la trasformazione. 
Anche a costo d'infrangere le leggi del Cielo e della Terra… Tra pericoli mortali e oscuri tradimenti, Evan e Gemma si preparano ad affrontare l'ultima, decisiva battaglia per difendere il loro amore.

Con lo stile intenso eppure immediato che ha conquistato migliaia di lettori, Elisa S. Amore dà vita a un’avventura ricca di colpi di scena, magia e passione, che segna la conclusione di una saga diventata un fenomeno di culto.



SCENA INEDITA ~

"Ogni tanto mi piace sperimentare e così mi è bastato cambiare una frase per aprirmi nuove possibilità e permettere a Evan di sognare. Un sogno tormentato, tuttavia, dalla paura di ciò che presto sarebbe stato costretto a compiere; tormentato dal disprezzo per la sua natura e per l’impossibilità di opporsi agli ordini.


Gustatevi questo pezzo INEDITO dal primo libro della saga La carezza del destino." 
-Elisa S.Amore

EVAN

Mancava solo un giorno, ormai. Gemma doveva morire.
L’avrei persa per sempre. E, con lei, le sensazioni che avevo ritrovato. Sarei tornato a vivere come un guscio vuoto, insensibile. Spento.
Rimasi disteso sul divano, al buio, finché non chiusi gli occhi, dimenticandomi del tempo che scorreva inesorabilmente.

Non avevo idea di quanto tempo fosse trascorso. Dovevano essere minuti, forse ore. Mi sembravano giorni. E sarei rimasto disteso lì, se un’inaspettata missione non mi avesse richiamato al mio dovere. Un altro ordine di esecuzione, prima di fare i conti con la vita di Gemma. Prima di dire addio alle emozioni che solo lei scatenava.
Forse era un bene, continuare a distrarmi, costringere il soldato che era in me a riemergere per poi affrontare l’ordine di Gemma con più convinzione. Con più distacco, proprio come diceva Drake.
La mia nuova vittima era un giovane ragazzo del Kentucky.
Mi concentrai sulla sua anima e in un attimo mi materializzai da lui.
Mi ritrovai in un ampio campo, nel bel mezzo di una partita di Football. I giocatori si muovevano veloci, correndo da una parte all’altra, ma io non avevo dubbi su chi fosse il mio bersaglio. La sua anima mi richiamava a sé, come se mi riconoscesse. In quei pochi istanti che precedevano il trapasso, l’anima di un mortale si legava inesorabilmente a quella del Sotterraneo venuta a prenderla, nonostante non potesse ancora vederla.
Tranne Gemma, pensai d’istinto.
Serrai i pugni, scacciando quel pensiero. Dovevo concentrarmi.
Il ragazzo mi passò accanto, inseguendo il giocatore con la palla. Concentrai la mia attenzione su di lui, sottraendo tutta l’aria che aveva intorno. Bastarono pochi secondi perché si fermasse, con le mani sulle ginocchia, annaspando in cerca di ossigeno.
Nessuno si curò di lui, pensando fosse stanco per la corsa.
Si tolse il casco velocemente e lo gettò a terra. Mi avvicinai al suo fianco per guardarlo più attentamente.
C’era un momento, durante ogni ordine di esecuzione, in cui la paura della vittima si trasformava in consapevolezza. L’istante esatto, prima di morire, in cui il bersaglio si rendeva conto che il suo tempo stava per finire, che io ero lì, accanto a lui… Che la morte era venuta a prenderlo. Era sempre stata una sensazione esaltante perché, in quel breve istante, era come se la sua anima mi percepisse. Per molto tempo, mi era bastata questa effimera sensazione di potere. Finché Gemma non aveva guardato dritto nei miei occhi.
Osservai di nuovo il ragazzo. Nei suoi polmoni non c’era più traccia d’ossigeno. Sembrava disperato.
Senza alcuna remora, gli poggiai una mano sul cuore, sentendolo battere per l’ultima volta. Lui sgranò gli occhi e si strinse il petto. Cadde in ginocchio e poi piombò al suolo.
Pochi secondi e intorno a lui fu il caos.
Drake aveva ragione, sentire la vita di un mortale scorrere dentro di sé era eccitante, come una scarica d’adrenalina.
Indietreggiai, lasciando spazio ai paramedici accorsi in campo per cercare di rianimarlo. La squadra si era riunita intorno al corpo del ragazzo, la folla si era zittita… ma lui non c’era più.
Qualcosa attirò la mia attenzione.
Scattai con lo sguardo tra la folla e i miei occhi si incastrarono in quelli di Gemma, che mi fissava immobile dalle tribune.
Un brivido mi scosse dentro. Era lei. Non mi sarei mai sbagliato.
Cosa ci faceva lì? Il suo potere l’aveva condotta fino a me? Mi aveva visto mentre prendevo la vita del ragazzo?
Quel pensiero mi spaventava.
Era assurdo. Presto avrei preso anche la sua vita, eppure non volevo che Gemma vedesse l’oscurità che si celava in me, la Morte.
<< Dove sono? Che mi è successo? >> La voce del ragazzo mi richiamò alla sua attenzione. La sua anima aveva lasciato definitivamente il corpo.
Lo guardai per un istante, ma subito tornai a cercare Gemma e… non c’era.
Fissai le tribune vuote, stordito. Mi sentivo un folle. La mia anima non era mai stata così tormentata. Gemma non era ancora morta, ma il pensiero di lei mi perseguitava già come un fantasma. Come avrei fatto una volta che fosse trapassata? Come avrei fatto senza le sensazioni che solo lei scatenava?
<< Ryan! Scott! Sono ancora qui! Coach!! Aiutatemi, vi prego! Perché nessuno mi aiuta?! >>
La disperazione del ragazzo mi richiamò al mio dovere.
<< Loro non possono aiutarti. >> mormorai, sapendo che la sua anima mi avrebbe sentito forte e chiaro.
<< Sono morto?! Che mi è successo? >>
Era chino accanto al proprio corpo, ma fu costretto a scansarsi quando fu caricato su una barella. Il pensiero di Gemma mi aveva distratto e avevo lasciato che lui vedesse il suo corpo senza vita nel peggiore dei modi. Dannazione. Quanti sbagli avrei ancora commesso a causa di Gemma? No, lei non aveva colpe. Ero io che avevo perso il controllo di me stesso per lei.
<< Io sono qui per aiutarti. >> lo rassicurai, sforzandomi di concentrarmi.
Lui parve illuminarsi. << Puoi guarirmi? Vuoi dire che puoi farmi tornare nel mio corpo? >> domandò, pieno di speranza. Una speranza che avrei dovuto spazzare via, come avevo fatto con il soffio che gli aveva tolto il respiro.
<< Nessuno potrebbe fare questo per te. La vita sulla Terra è solo in prestito. Bisogna fare tesoro del tempo che ci viene concesso perché prima o poi dovremo restituirla. Il tuo tempo è scaduto, Jimmy. >>
<< Ma è troppo presto! >> protestò, disperato. << Sono solo un ragazzo!>>
<<Non siamo noi a scegliere la durata del viaggio. Ma possiamo scegliere la destinazione. Io sono stato mandato per te, per accompagnarti in un posto senza tempo. Vieni con me. >>
<< Ho scelta? >> Si guardò intorno, cercando una via di fuga.
<< Ogni anima mortale ha diritto di scegliere. Ma l’alternativa non ti piacerebbe. Fidati di me e sarai al sicuro. >>
Jimmy scrutò i miei occhi, attratto dall’incantesimo rassicurante nella mia voce. Nella mia forma angelica, potevo sentire ogni emozione che la sua anima emanava.
Gli offrii la mano e lui la afferrò. Nello stesso istante, percepii la paura in lui svanire. Solo un secondo e scomparve davanti ai miei occhi. La sua anima era al sicuro. Niente contava di più per un Sotterraneo. Come ogni volta, mi sentii appagato dall’aver portato a termine quella missione, ma durò un istante. Una sensazione oscura mi strinse il petto.
Era giunto il turno di Gemma. Il tempo per la sua anima era scaduto e io ero stato mandato a reclamarla.

Gemma correva, con le cuffie nelle orecchie, quasi avesse fretta di andare incontro al suo destino. Incontro a me, la Morte.
La falce nera che avrebbe spezzato la sua vita.
Mi materializzai sulla strada di fronte a lei e si fermò, percependo la mia vicinanza. Era strano come riuscisse a farlo. Guardò dietro di sé, dubbiosa, spostando le cuffie dalle orecchie da cui proveniva una malinconica melodia che parlava di morte e destino. Buffo come avesse scelto proprio quella canzone.
Non c’era più tempo.
Dovevo agire in fretta o rischiavo di impazzire. Quell’incubo doveva finire. Solo così avrei ritrovato me stesso.
Gemma riprese a correre e io le diedi le spalle. Avrei voluto prenderle la mano e accompagnarla in quell’ultimo tratto di strada per sentire un’ultima volta il potere del suo tocco su di me. Ma non ero tanto coraggioso. Decisi che non avrei guardato.
Serrai i pugni e il piede di Gemma si posò sulle assi in legno di una vecchia trappola. Al mio comando, il legno si frantumò e Gemma precipitò nel vuoto.
Sentii solo un urlo, prima del silenzio.
Deglutii. Avevo quasi paura ad avvicinarmi, ma ero costretto. Dovevo portare a termine gli ordini e far trapassare la sua anima.
Mi fermai sull’orlo del buco che aveva risucchiato Gemma e la cercai nell’oscurità.
Lei era sul fondo di quel pozzo di pietra. Si mosse e io trattenni il respiro, maledicendo me stesso per aver reso tutto così difficile. Aveva perso i sensi, del sangue le rigava il volto. Non avrei dovuto girarmi dall’altra parte. Avevo sbagliato, dannazione! Avevo sbagliato ancora! Gemma sarebbe dovuta morire sul colpo. Una morte per dissanguamento sarebbe stata più dolorosa per lei.
Però avremmo avuto un po’ più di tempo per stare insieme un’ultima volta…
Scacciai subito quel pensiero egoista.
Gemma aprì gli occhi e si guardò intorno, impaurita. Totalmente ignara che la morte incombeva su di lei… sotto le mie spoglie. Cercò di rialzarsi, ma il dolore alla testa doveva confonderla. Il colpo era stato così forte da stordirla.
Guardò verso l’alto e io mi pietrificai. Mi sentivo un avvoltoio che fissava la sua preda in attesa che morisse.
<< Aiuto! C’è nessuno? >> tentò di urlare. << Sono qui! Qualcuno mi aiuti! >>
Serrai i pugni lungo i fianchi, confuso. Perché non mi vedeva? Aveva forse perso il suo potere?
Era ferita, spaventata come un animale in gabbia. Continuava a gridare, ma nessuno sarebbe passato di lì. Io avrei nascosto le sue tracce affinché nessuno la trovasse in tempo.
<< Peter! Pet! Sono qui!! >>
Sentire quel nome mi ghiacciò dentro, al punto che sentii i muscoli tremare. Ancora una volta, provai l’insensato impulso di togliere la vita al ragazzo. Mi sarebbe bastato un solo tocco...
Perché avevo quei pensieri? Era una domanda senza risposte.
Stranamente, Gemma non mi vedeva nella mia forma eterea. Come doveva essere sin dall’inizio. Eppure non lo era mai stato e io non riuscii a frenarmi dal seguire l’istinto di osservarla più da vicino, ora che forse non aveva più il suo potere.
Mi materializzai sul fondo del pozzo, nascondendomi nell’oscurità. Non ero ancora sicuro che lei non potesse vedermi, anche se mi ero trasformato.
Mi bloccai, stordito dall’intensità dell’emozione. Piangeva.
Strinsi i pugni, imponendomi di non avvicinarmi. Sapevo che starle accanto avrebbe peggiorato tutto, ma forse avrei potuto toccarla un’ultima volta, per imprimere nei miei ricordi la forza delle sensazioni che lei scatenava in me…
Ginevra aveva ragione. Ero solo un egoista. No, sarebbe stato folle. Dovevo smetterla e farla finita. Lei era lì, a pochi passi da me. Avevo aspettato troppo.
<< Chi c’è? >>
Quasi sobbalzai, per la sicurezza nella sua voce, e indietreggiai, cercando rifugio nell’ombra. Ma lei si rannicchiò su se stessa e mi ignorò. Non mi vedeva.
Mi avvicinai con cautela e mi sedetti al suo fianco. Così da vicino potevo sentire le vibrazioni della sua paura. La osservai bene: i grandi occhi scuri, le lentiggini appena accennate lasciate dal sole... Lei alzò lo sguardo su di me. Guardò attraverso me e io mi illusi che mi stesse vedendo, che quei profondi occhi neri stessero scavando dentro i miei… un’ultima volta.
Invece appoggiò la testa al muro e iniziò a vaneggiare, respirando piano.
Chiusi gli occhi. Non potevo aspettare oltre.
<< Sei qui per uccidermi? >>
Trasalii e mi voltai a guardarla. Non ero sicuro se si stesse rivolgendo a me, sembrava avesse perso il contatto con la realtà. Decisi che potevo concederle un ultimo momento di conforto, prima di portarla via. O forse era solo un altro gesto egoista.
Le misi un braccio attorno alle spalle e lei appoggiò la testa sul mio petto.
<< Starò bene? >> mormorò con un filo di voce.
Le presi la mano e la accarezzai. << Sì. Starai molto bene. >>
Gemma sorrise, rassicurata dalle mie parole.
<< E tu? Starai bene? >> mi domandò, lasciandomi senza difese.
Non conoscevo la risposta a quella domanda. Forse era quella che più mi tormentava.
E forse no, non sarei stato bene. Ma il tempo dell’egoismo era finito.
Posai una mano sul cuore di Gemma.
<< Evan… >> sussurrò e io sgranai gli occhi… ma avevo già scatenato l’impulso per ucciderla.

Mi svegliai di soprassalto e mi guardai intorno, vinto dalla confusione.
Avevo sognato.
Fino a che punto era radicato in me quel tormento? Tanto da scuotere il mio io più profondo? Io, padrone dei sogni, avevo sognato in rare altre occasioni. Mi passai le mani sulla faccia. Mi era sembrato tutto così reale… avevo sentito la vita di Gemma scorrermi dentro, ma stavolta non avevo provato il brivido d’esaltazione della morte che avevo portato su di lei. Mi ero sentito devastato.
Ecco la risposta alla domanda che lei mi aveva fatto.
Dovevo rassegnarmi. Incontrare Gemma mi aveva cambiato. Perderla, mi avrebbe condannato. Era questo che tentava di dirmi il mio inconscio. Ero sempre stato così concentrato su quello degli altri, da non dare ascolto al mio.
Eppure non potevo fare niente per oppormi al suo destino.

Gemma sarebbe morta per mano mia. Nonostante tutto.

Qualcuno mi dia dei fazzolettini, credo di aver appena avuto una crisi di pianto T.T


Grazie Tina... *sigh sigh*

Una scena davvero bellissima che rende la storia ancor più speciale :3

Mi raccomando, non perdetevi domani il romanzo disponibile in tutte le librerie e gli store online. Vi lascio il calendario con le altre tappe del blogtour (date una sbirciata a tutte, sono davvero carinissimeee) ed infine il giveaway. Partecipate e in bocca al lupo a tutte/i!






Elisa S. Amore è nata nel 1984 e vive in un paesino nel cuore della Sicilia insieme al marito, al figlio e a un carlino che dorme tutto il giorno e da cui non si separa mai. In famiglia si è guadagnata il titolo di «divoratrice di libri». Ama scrivere di notte, quando il resto del mondo dorme e lei sa che, là fuori, le stelle le fanno compagnia. Le piace nuotare, passeggiare tra i boschi e sognare a occhi aperti. Colleziona libri e film d’animazione, il tutto gelosamente custodito sottochiave. Il canto della morte è l'ultimo episodio della Touched Saga. Il suo sito è http://www.touchedsaga.com/#!home-ita/cpg1

Per comunicare direttamente con l’autrice, scoprire di più, accedere a materiali extra gratuiti, segui  Elisa su facebook e twitter:



GIVEAWAY ~

REGOLE:

1) Essere iscritti ai blog partecipanti

2) Commentare tutte le tappe
3) Mettere mi piace alle pagine Facebook dell'autrice (qui) e della casa editrice (qui)
4) Condividere almeno una tappa su un social (si può fare ogni giorno, ma non è obbligatorio)
Il giveaway scade alle 23.59 del 3 luglio, e i vincitori saranno estratti e contattati la mattina successiva.


Ci saranno 3 vincitori:

1° premio: la saga completa con autografo e dedica (quattro libri + racconti esclusivi) 
2° premio: ebook quarto libro + racconti autografati 
 3° premio: racconti autografati + card dell'edizione inglese


Preparatevi al Regno delle Tenebre. Preparatevi alla Tentazione.
Le Streghe stanno arrivando!

Il canto della morte - Expiation
Elisa S. Amore

47 commenti:

  1. OMG!!! Ho i brividi. Devo assolutamente recuperare!!!

    RispondiElimina
  2. No vabbè, dopo questo la mia ansia per averlo tra le mani è aumentata a dismisura! Speriamo che il finale non deluda!!! :P

    RispondiElimina
  3. Stupendo .....stupendissimo! Anche se non si puo' dire lo dico lo stesso! ❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️

    RispondiElimina
  4. mi dispiace che quests parte non sia stata inserita anche nel libro italiano .. perché anche se piccola è davvero meravigliosa !!

    RispondiElimina
  5. Anche un piccolo inedito come questo riesce a scatenare delle emozioni assurde! Elisa, che potere che hai su di noi! Grazie al blog per aver ospitato questa meravigliosa tappa del tour!

    RispondiElimina
  6. Bellissimo ed emozionante! Un grazie ad Elisa e al blog per averci dato la possibilità di leggere questo inedito. Aspetto con ansia domani!

    RispondiElimina
  7. Credo che leggendo questa scena inedita mi sia già spoilerata qualcosa sul primo libro - che ancora non ho letto - ma non importa** La mia voglia di iniziare questa serie è sempre più grande!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti dirò, anche io non l'ho ancora letta e dopo aver ospitato questa tappa sono super curiosa...

      Elimina
  8. Spoiler alert!! Mamma mia non vedo l'ora di rituffarmici dentro,mi è bastato leggere questo estratto per essere di nuovo catapultata lì

    RispondiElimina
  9. Con questo piccolo pezzo inedito già si intravede il modo di scrivere dell'autrice che secondo me è molto coinvolgente ed emozionante.
    Non vedo l'ora di leggere!!!!!!!

    RispondiElimina
  10. Sto già piangendo...non oso immaginare come sarà leggere il finale, che Elisa ha già annunciato essere una valle di lacrime! ...di gioia, vero???

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per ogni evenienza, io ho fatto scorta di antidepressivo (cioccolato) xD

      Elimina
  11. Speriamo di averlo presto tra le mani... pazienza esaurita!

    RispondiElimina
  12. Purtroppo non posso leggere l'estratto non avendo letto nessuno dei libri, potrebbe esserci qualche spoiler. Ma, ora che ho messo gli occhi su questa serie, mi attira sempre più.

    RispondiElimina
  13. Sono senza fiato. Qualcuno ha un po' di ossigeno da prestarmi? ç_ç

    RispondiElimina
  14. Mamma miaaa...che inedito bellissimo!!! Non vedo l'ora di leggere il capitolo conclusivo di questa saga bellissima!!!

    RispondiElimina
  15. wow, estratto al cardiopalma! da leggere!

    RispondiElimina
  16. Oddio *____* non vedo l'ora di leggerlo!!

    RispondiElimina
  17. Posso dire grazie per averci fatto leggere questa scena? Ora lo voglio sempre di più **

    RispondiElimina
  18. Stavo quasi per non leggerlo per non spoleirarmi qualcosa, ma non ho resistito!! E' woow *_*

    RispondiElimina
  19. Eccomi anche in questa 8° tappa! :D
    Sono sincera, non ho letto la scena inedita, semplicemente perchè come ho già detto nelle altre tappe, devo ancora leggerla come saga. Quindi non voglio spoilerarmi nulla. Voglio prima poter leggere la saga, o comunque il primo e poi leggerò la scena inedita :D
    Mi piacerebbe davvero tanto, cazzarola, mi ispira un sacco! :D :D

    RispondiElimina
  20. 😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱come uscire sconvolti da un estratto.i po di Evan li adoro. Ma questo. È. ..woke. ..loro due...io...maroooo. 😭😭😭😍😍😍😍
    Ansiaaaa. ..
    Bellissimo.grazie per averci regalato questa parte del tormento di Evan
    Damy

    RispondiElimina
  21. Grazie a tutti per i vostri bellissimi commenti e a Ilaria per aver ospitato Evan e Gemma!! ^_^

    RispondiElimina
  22. É stata straziante ç_ç
    Mi sono completamente dimenticata che fosse un sogno!
    Per quando leggerò l'ultimo farò scorta di fazzoletti e cioccolato! Ho un certo timore di come possa essere il finale...

    RispondiElimina
  23. Una scena inedita!! Davvero emozionante!!

    RispondiElimina
  24. Condivido pienamente: è una scena molto bella!!! Ci vorranno un pò di fazzoletti!!!

    RispondiElimina
  25. Cara Hopi, tornerò a leggere questa scena quando avrò recuperato almeno il primo volume, non voglio proprio farmi spoiler!

    RispondiElimina
  26. Bellissimo l'inedito!! Adoro questa serie e la scrittrice. Ho letto il primo volume e non vedo l'ora di leggere i successivi. Incrocio le dita.

    RispondiElimina
  27. Che estratto stupendo! Ci vogliono davvero i fazzoletti!

    RispondiElimina
  28. Lo adoro <3 Evan è un personaggio fantastico purtroppo non esiste! hahahah

    RispondiElimina
  29. Una sola parla per descriverla: Fantastica

    RispondiElimina
  30. Una sola parla per descriverla: Fantastica

    RispondiElimina
  31. Okay, basta! Datemi il libro, ora!

    RispondiElimina
  32. Bellissimo questo estratto del primo libro

    RispondiElimina
  33. Bellissimo questo estratto del primo libro

    RispondiElimina