Titolo: Voglio vivere prima di morire.
Autore: Jenny Downham.
Data di pubblicazione: 5 Marzo 2008.
Casa Editrice: Bompiani.
Genere: Young Adult.
Saga: Autoconclusivo.
Tessa ha dodici anni ed è condannata dalla leucemia. Sapendo di avere a disposizione solo qualche mese di vita e con tutta la rabbia del caso, decide di stilare una lista di cose da fare prima di morire, che la facciano sentire viva e le diano l'impressione di avere avuto una vita completa. In questa lista, la cosa n. 1 è fare sesso. Poi c'è provare qualche droga; passare un giorno a fare shopping senza limiti, comprandosi tutto quello che vuole; viaggiare; rivedere i suoi genitori (separati) di nuovo insieme. A condividere con lei questi mesi e questi desideri, c'è Zoey, una sua amica un po' "sbandata", che vuole sempre trasgredire e superare i limiti e che Tessa adora perché è l'unica che non la tratta da malata, ma anzi, cerca di farla "sballare" con lei. Inizia così la corsa di Tessa contro il tempo, fra sesso, discoteche, droghe, piccoli furti. Fino al fatale incontro con Adam e con l'amore che strapperà Tessa da ogni paura.
Leggereste mai un libro dal finale scontato???
È quello che ho fatto quando ho accettato di recensire "Vorrei vivere prima di morire".
Insomma, la trama ci dice già tutto ma era il bisogno che avevo di capire la morte a convincermi ad intraprendere questo viaggio.
Premetto che avevo già letto qualcosa di questa autrice e che in passato non mi ha fatto impazzire, ma volevo comunque darle una possibilità, un libro definito da molti "distruttivo".
Questa di oggi forse non sarà una recensione normale, oltre a parlarvi del mio parere, vorrei un pó confrontare anche i pareri delle mie colleghe.
Questo libro è stato letto per prima da Hopeless e grazie a lei ho scoperto la sua esistenza.
Ma partiamo dall'inizio...
La nostra protagonista è Tessa, una sedicenne malata da anni di leucemia, una sedicenne che non arriverà mai a compiere diciassette anni, perché non guarirà.
I medici le hanno detto che non c'è nulla da fare ed è per questo che lei decide di rimediare a tutte quelle mancanze che ha avuto durante l'adolescenza.
Malata da anni, non ha avuto una vita come tutte le sue coetanee... Stilerà una lista di tutte le cose da fare prima di morire, ad aiutarla ci sarà la sua migliore amica Zoey.
Un giorno, però, incontra Adam e tutto cambia...
Come ho detto, ci sono opinioni diverse su questo libro.
Quello però che per me è oggettivo, è l'odio per i personaggi.
Non condanno Tessa, insomma lei sta morendo non mi verrebbe mai di dirle che quello che fa è sbagliato, ma tutto quello che c'è intorno mi ha abbastanza infastidito.
Zoey è forse il personaggio che più ho odiato, la reputo una sciacquetta, non ho capito mai i suoi comportamenti e non so nemmeno se in realtà fosse così tanto amica a Tessa.
Altro personaggio alquanto discutibile è Adam, oddio non ha mai fatto niente di che ma credo che sia antipatico, è una sensazione che ho avuto a pelle.
Poi ho odiato i genitori...
Ma insomma, ho odiato tutti??
EBBENE SI!!!
Come dicendo poc'anzi, questo libro l'ho conosciuto grazie ad Hopeless e lei personalmente non se la sente di consigliarlo.
Chiara, invece, lo consiglia ma in realtà credo che non lo leggerà mai più.
Ma allora perche questo libro mi è piaciuto nonostante i personaggi odiosi??
Mi è piaciuto perché per una volta non ci viene parlato di una storiella d'amore, la storia è del tutto marginale, ma quello che fa da protagonista per tutto il libro è la morte.
La morte è dura e cruda e per una volta ci viene descritta per quel che è.
Questo libro è stato paragonato a "Colpa delle stelle" ma in tutto questo non ci vedo così tante somiglianze.
Come dicevo prima in questo romanzo la morte è la protagonista, in "Colpa delle stelle" ci viene raccontata una storia d'amore, a mio parere in comune hanno solo la fine tragica e la malattia.
Devo dire che ho amato le ultime 80 pagine, tutto la descrizione della morte è stato il TOP, non sono una persona che ama la morte (lo specifico perchè non vorrei sembrarvi una pazza xD) ma è stata la descrizione a catturarmi.
Per 80 pagine ho pianto, pianto e pianto.
Ho già detto che ho pianto??
Ebbene si, è stato un turbine di emozioni che ti colpisce come un fulmine a ciel sereno.
In questo momento io mi sento di consigliarvi questo libro perché in qualche modo potrebbe farci riflettere.
Voglio, però, che chi inizi questo romanzo lo faccia consapevolmente perché vi distruggerà.
Alla prossima, Alessia.
VOTO:
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