Genere: New Adult
Editore: Fabbri
Pagine: 350
Prezzo: € 14,90
Data di pubblicazione: 26 Febbraio 2015
TRAMA: Chloe e
Blake si incontrano, anzi, si scontrano, per caso, una notte. Lui sta fuggendo
dalla solitudine e dai propri pensieri. Lei da un tipo che non sembra avere
buone intenzioni. Blake la salva e da subito si sente attratto da questa
ragazza strana, affamata di vita ma abituata a tenere chiunque a distanza.
Eppure, quando sei giovane dovresti afferrare tutto quello che il destino ti
offre. Correre incontro al domani, bruciare tappe e traguardi, ubriacarti di
emozioni e sogni a occhi aperti. Scoprire e sperimentare ogni cosa che ti
circonda, o che hai anche solo sentito nominare. Senza mai fermarti, senza mai
smettere di sperare, di desiderare, di crederci... Ma c’è un motivo per cui
Chloe non permette a nessuno di avvicinarsi: sulla sua vita c’è un’ombra, una
malattia che non lascia scampo. E lei, quando se ne andrà, vuole farlo in punta
di piedi, per non ferire nessuno… Il giorno in cui incontra Blake non ha la
minima idea che quella sarà la loro svolta, l’attimo capace di sconvolgere le
loro esistenze e ribaltare le loro prospettive, per sempre. A mano a mano che
lo conosce, però, non riesce più a fare a meno di lui. Per Chloe è il momento
di trovare la risposta a una domanda pesantissima: esiste un amore capace di
dare senso al dolore più grande?
LA MIA RECENSIONE: Scrivere
questa recensione, per me, sarà un’impresa ardua. Una delle cose che sono
solita fare quando finisco un libro che non mi è piaciuto o non mi ha convinta
del tutto è quella di cercare qualche elemento positivo. Io sono così: cerco
sempre il buono in tutto. Ma quando un libro non piace, purtroppo non piace. È
così.
Provo
davvero pareri discordanti per questo romanzo, così tante domande e
perplessità.
La storia
comincia con il protagonista maschile, Blake, che, alle due di notte, come
tutte le persone normali farebbero, decide di andare a correre e casualmente si
scontra con Chloe (o Abby, come lei dirà di chiamarsi all'inizio). Quest’ultima
era inseguita da un ragazzo che voleva farle violenza, così viene salvata
dall'intervento del nostro beniamino Blake.
I due,
allora, decidono di trascorrere del tempo insieme, si conoscono un po’ e appare
subito chiaro l’interesse che Blake comincia a provare per Chloe, nonostante
abbia già una fidanzata. Perché sì, il nostro carissimo Blake è fidanzato con
la capo cheerleader e lui non è altro che la stella della squadra di basket
della scuola, tanto che tutti conoscono il suo nome. Madre alcolizzata, padre
nell'esercito che cerca di controllare il suo futuro, la vita di Blake non è di
certo una di quelle facili!
Anche la
nostra Chloe però non è da meno. Padre assente da quando è nata, madre e zia morte
a causa di un cancro al seno ereditario (con l’alta probabilità che anche lei
un giorno soffra della stessa malattia), vive con una famiglia affidataria ed è
decisa a vivere la sua vita senza legami per paura, un giorno, di poter far
soffrire qualcuno con una sua possibile morte. Però tutto cambia quando
incontra Blake e finiscono per innamorarsi.
Avevo
detto a Blake che non era necessario che mi scrivesse altre lettere, ma ogni
mattina, quando aprivo l’armadietto, trovavo un bigliettino. Carta bianca,
inchiostro rosso. Usava sempre quello. Alcuni mi facevano ridere, altri erano
dolci. Li conservavo in una scatola che avrei portato con me nel viaggio. Erano
miei. Per sempre.
Ho
cominciato a leggere questo romanzo con buoni propositi, decisa a farmelo
piacere. Ma sin da subito ho capito che le cose sarebbero andate diversamente.
Fino a metà, il romanzo è troppo veloce, gli avvenimenti troppo assurdi.
Entrambi i protagonisti cominciano a provare un’ossessione l’uno verso l’altra
in modo troppo veloce, brusco. Si basti pensare che Blake ha passato gli ultimi
quattro anni nella stessa scuola di Chloe e mai, sottolineo mai, l’ha notata.
Ma ecco all’improvviso l’illuminazione divina e inaspettatamente non riesce più
a pensare a nessun’altra tranne che lei. Come ho già detto, decisamente
assurdo.
Si nomina
spesso, inoltre, nel romanzo, il viaggio che Chloe vuole intraprendere dopo il
diploma. È questo, alla fine, il centro del romanzo, quello sulla quale la
relazione tra Chloe e Blake si basa. Mi aspettavo che l’autrice gli avrebbe riservato
abbastanza attenzioni e invece il tutto si risolve in pochi capitoli. Per non
parlare della fine. Troppo veloce e affrettata, ma allo stesso tempo dolce.
«Usi
sempre il rosso per scrivere. Perché?»
Sorrise
tristemente. «Per te.»
«Per me?»
«Sì.»
«Cosa
significa?»
«E’ per i
giorni rossi. I giorni in cui accade un evento eccezionale e inaspettato.»
Singhiozzai.
«E
tu, Chloe, sei eccezionale e inaspettata. Tu sei il mio giorno rosso.»
Il
problema più importante è, però, il fatto che i personaggi non sono ben
caratterizzati. Non conosciamo a fondo i loro pensieri, i loro stati d’animo.
Tutto risulta vuoto, abbozzato. E questo è un vero peccato, perché i temi
affrontati all'interno del romanzo, quali il cancro e la droga, meriterebbero
un’attenzione maggiore e meno superficialità come invece la McLean ha fatto.
Nel
complesso però la lettura non è sgradevole, ma di certo ho letto libri
migliori.
Non è un
libro che consiglierei, ma sono curiosa di sapere le vostre impressioni! E voi,
come l’avete trovato?
Finché i
tuoi giorni saranno rossi, non pronunciare mai la parola ‘fine’.
VOTO:
Questa recensione è stata scritta da:CHIARA M.
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