Genere: New Adult
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 28 agosto 2014
Prezzo: 9.90
Pagine: 352
Serie: Fall Away #1
TRAMA: Un tempo Jared e Tate erano grandi amici: sono
cresciuti insieme, si sono arrampicati insieme sugli alberi, si sono aiutati a
vicenda nei momenti difficili. Ora invece Jared è cambiato. Il bambino dolce di
una volta si è trasformato in un ragazzo difficile e astioso, sempre pronto a
offendere e deridere Tate di fronte a tutta la classe. A scuola le ha reso la
vita un inferno, e Tate non sa più come difendersi. A volte invece è
incredibilmente dolce con lei, e sembra volerla proteggere… Tate vorrebbe odiarlo
eppure non ci riesce: sente che il suo vecchio amico è disperato e vorrebbe
scoprire il motivo della sua rabbia: raggiungere il suo cuore e carpire il
segreto che nasconde in fondo all’anima…
LA MIA RECENSIONE:
Quando incontriamo una persona che non conosciamo la prima
cosa che facciamo è guardare il suo aspetto estetico, che funge un po’ da
“biglietto da visita”. Così mi succede con i libri, la mia prima impressione si
basa su quello che mi comunicano il titolo e la copertina, che giocano un ruolo
importante quando mi ritrovo a vagare tra centinaia di volumi in libreria.
“Mai per amore” ha atteso parecchio tempo prima che mi
decidessi ad iniziarlo, perché né il titolo né la cover mi avevano incuriosito.
Copertina della serie “tutte uguali” e titolo della serie “niente di più
banale”.
Ho iniziato la lettura carica di scetticismo e mi sono
ricreduta su tutti i fronti. L’ho divorato e adorato!!!
Pensando a questo romanzo mi viene in mente la canzone di
Ligabue “La linea sottile” perché il rapporto tra Jared e Tate è caratterizzato
proprio da quella linea sottile, impalpabile, tra odio e amore, tra attrazione
e rifiuto.
Questa storia inizia quando i protagonisti sono ancora
piccoli. Jared aveva sostenuto Tate quando la madre di lei era morta, da quel
momento i due erano diventati inseparabili. Da piccolo Jared era un ragazzino
socievole e dolce ma un viaggio di alcune settimane prima dell’inizio delle
superiori lo ha cambiato. Cosa è successo quell’estate? E perché ora vuole
tenere Tate a distanza?
Ma non è un semplice rapporto di odio e amore quello che ci
racconto la Douglas, bensì introduce la tematica del bullismo. Jared si rivolge
a Tatum, come la chiama lui adesso, solo per minacciarla. La guarda come se non
sopportasse neanche la sua vista e fa di
tutto per intimidirla. Minacce fisiche e psicologiche, scherzi crudeli e voci
abilmente messe in circolo per screditarla. Così Jared raggiunge il suo scopo,
perché giorno dopo giorno Tate si isola sempre di più per non provare imbarazzo
e disagio. È diventata lo zimbello della scuola ed è angosciata da ciò che lui
e il suo amico Madoc potrebbero inventarsi per torturarla. Non riesce a essere
l’adolescente spensierata che vorrebbe, perché non può permettersi di abbassare
la guardia.
È questo il quadro che ci presenta l’autrice nel primo
capitolo del romanzo, e questi sono i motivi che spingono Tate a decidere di
partire per studiare un anno in Francia.
“ Divertiti in Francia, Tatum. Mi troverai qui al tuo ritorno”
Il secondo capitolo riprende il racconto dal momento del
rientro di Tate dal suo viaggio. Jared avrà mantenuto la sua promessa-minaccia
e ricomincerà a darle il tormento? Ovviamente si, ma la ragazza che torna dalla
Francia è cambiata e decisa a seguire il consiglio della sua migliore amica.
Decide che è arrivato il momento di reagire e che per nessun motivo si farà
rovinare l’ultimo anno di scuola.
Il punto di vista con la quale la Douglas ci racconta questa
storia è quello di Tate. Riusciamo attraverso i suoi occhi e i suoi sentimenti
a capire alla perfezione il suo personaggio, una ragazza forte e determinata in
perenne conflitto con i suoi sentimenti. Mi sono affezionata a questo
personaggio in modo particolare, gioivo con lei, mi arrabbiavo con lei e la spronavo
a non cedere alle provocazioni di Jared, ma allo stesso tempo mi domandavo: Io
cosa farei nella sua situazione? Già, perché tutte ci siamo passate, e tutte
sappiamo che decidere se seguire la testa o il cuore è una delle decisioni più
complicate che si possono prendere.
“Possiamo non sapere cosa è meglio per noi, ma non che cosa davvero
vogliamo”
Per quanto riguarda Jared posso solamente dire che per me è
stato un colpo di fulmine. Me lo immagino già, bello come il sole, prestante e
tatuato, ma soprattutto con quella faccia da stronzetto che alla fine… ci frega
sempre! Dire che è un personaggio enigmatico è riduttivo, ma il bello sta
proprio qui. L’alone di mistero che avvolge questo ragazzo fa si che, chi
inizia a leggere il libro, non riesca più a staccarsi fino alla fine. Credetemi
se vi dico che crea dipendenza!!!
Nonostante lo scetticismo iniziale devo ammettere che “Mai
per amore” si è meritato un posto d’onore nella mia libreria personale e,
inutile dirlo, non vedo l’ora che esca il Pov di Jared!! Stay tuned ;)
VOTO :
Questa recensione è stata scritta da MONIA
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