martedì 29 novembre 2016

Se il nostro amore non basta di Jenny Anastan - Recensione



Se il nostro amore non basta
Jenny Anastan

Genere: Contemporary romance
Editore: Amazon Publishing
Prezzo: Cartaceo 9,99€ - Ebook4,99€
Serie: Autoconclusivo
Pubblicato: 22/11/2016

Trama: Serena e Stefano si amano da sempre, sin da bambini. Con Stefano Serena non ha scoperto solo l’amore, ma anche la passione, la felicità, e il matrimonio è il coronamento di tutti i suoi sogni. Tutto potrebbe essere perfetto se potessero avere un bambino. La vita però ha piani diversi per loro: dopo tre gravidanze infruttuose, il sogno di entrambi si infrange. Nella loro esistenza felice e realizzata si insinuano il silenzio, la sofferenza e la freddezza. E anche la menzogna.
Serena decide così di allontanarsi da una situazione ormai insostenibile e organizza un viaggio da sola negli Stati Uniti, una vacanza “on the road” sulla Route 66. È la vacanza che ha sempre sognato, di cui tanto ha letto, ma che lei e Stefano non hanno mai fatto. Arrivata a Chicago, però, l’attende una sorpresa: il marito è lì ad aspettarla, pronto ad arrivare con lei fino a Santa Monica, al termine della mitica Route, e a provare a fare insieme un viaggio tra paesaggi immensi e meravigliosi che potrebbe rimettere insieme i cocci delle loro vite spezzate. Perché se l’amore non basta più, forse bisogna metterci l’anima.


Recensione


Quando ho aperto la prima pagina di questo libro mi sono ritrovata a piangere e giuro che non ho mai pianto dopo il terzo rigo ma il libro di Jenny Anastan mi ha fatto questo effetto.
Se il nostro amore non basta è soprattutto una storia di sofferenza, è la storia di una donna che non riesce a rassegnarsi, che non riesce a diventare madre e a realizzare il suo sogno, quello di essere chiamata MAMMA. E' la storia di una donna che vuole raggiungere il suo scopo, una donna che sa che non diventerà mai madre ma continua a provarci lo stesso, contro tutto e tutti, contro il suo stesso marito e il suo matrimonio.
Quando si accorse che l'aereo si stava preparando all'atterragio, le sembrò impossibile aver dormito così tanto, ma non poteva negare di esserne felice. Dormire voleva dire non pensare, non pensare significava non soffrire; perchè ogni volta che i ricordi degli ultimi mesi riaffioravano nella sua mente, un dolore lancinante prendeva il posto del suo battito cardiaco.
Serena decide di partire per un viaggio On The Road dopo aver perso il suo terzo bambino, distrutta dal senso di colpa, pensa di aver rovinato per sempre il suo matrimonio con Stefano e pensa di aver fatto soffrire il suo grande amore, non solo perchè è lei quella che non può dargli un figlio e la causa di tutti i loro problemi, ma soprattutto perchè Stefano quella terza gravidanza non la voleva e Serena l'ha costretto a provarci di nuovo.
La perdita del loro secondo bambino è stata quella più difficile da affrontare, loro sapevano che il era un maschietto, loro ci credevano, erano arrivati al quinto mese di gravidanza, tutto sembrava procedere per il meglio, sembrava tutto perfetto ma anche quella volta il loro sogno si è trasformato in un incubo e negli occhi di Serena si è spento qualcosa.
Lei parte per capire cosa fare del suo matrimonio, per capire se i sentimenti che nutriva verso il marito sono ancora quelli di una volta, ma parte soprattutto perchè cerca di fuggire da tutto, cerca di dimenticare quella che è la sua vita e lo vuole fare realizzando il sogno di percorrere la celebre Route 66.                         Ad attenderla però troverà Stefano ed insieme affronteranno questo viaggio, il viaggio che li porterà a capire cosa ne sarà del loro destino.
Ti amo Sere, e questo lo sai. Ti amo da così tanto che penso di non aver fatto altro in tutta la mia vita, e lotterò per questo. Lotterò contro la parte di me che dice che non c'è più speranza, che è convinta che questa volta il nostro amore non possa bastare.
Dopo delle premesse del genere so che vi aspettate una recensione super positiva ma ahimè ci sono delle cose che non mi hanno convinta.
La prima parte del libro mi ha travolta come un uragano, mi ha emozionata tantissimo ma forse dire che ero emozionata è un eufemismo, io ero distrutta, questo libro mi ha distrutto, ho pianto tantissimo e mi sono trovata a cercare di riprendere fiato fin dall'inizio.
La seconda parte però non mi ha convinta del tutto.
L'inizio era a dir poco spettacolare ma alla fine il tutto mi è parso troppo scontato, non ci sono stati colpi di scena degni di nota ma forse non era nemmeno quello che cercavo, in realtà non so cosa stessi cercando ma volevo solo sentirmi come mi ero sentita a leggere quelle prime pagine ed invece mi è parso che l'autrice abbia dato tutto all'inizio e poi si sia un po' persa.
Il libro non è brutto, penso che sia una questione di gusti personale, in tanti lo hanno amato e penso che l'autrice non volesse scriverlo diversamente perchè forse è una storia che doveva svolgersi in questo modo ma non rientra nei miei gusti personali.

Nonostante ciò, questa è stata una bella lettura e sono certa che qualcosa mi sia rimasto dentro, questo romanzo mi ha insegnato che la vita è difficile, che non sempre tutto fila liscio come l'olio, non sempre i nostri sogni diventano realtà, mi ha insegnato che i momenti difficili esistono e sono tanti ma che bisogna farsi forza e soprattutto ha confermato il fatto che nessuno ha la vita perfetta. Questi protagonisti sono delle persone speciali e sarebbero dei genitori perfetti ma purtroppo la vita è ingiusta.
Se il nostro amore non basta ti rimane dentro e non può che essere così, Jenny Anastan ci racconta la storia di un meraviglioso matrimonio che riesce a risorgere e ci dimostra che anche le coppie più innamorate affrontano dei periodi di crisi ma che l'importante è riprovarci e metterci tutto l'amore che si ha, e se l'amore non basta allora bisogna metterci l'anima e forse qualcosa di più.







VOTO:

6 commenti:

  1. Molto bella la tua recensione Alessia.
    Tuttavia credo che questo libro non faccia per me :-(

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    1. Grazie mille Susy <3 Non è un libro per tutti, ad esempio a Lilì non ispirava ahahahha

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  2. Seh, non hai mai pianto al terzo rigo perché non hai letto Consolation. Con quello ho pianto dalla prima riga all'ultima di pagina 50!

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    1. Oddio ma ne parlate tutti benissimo, allora devo leggerlo u.u

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  3. Complimenti per la tua recensione! Sembra un bel libro ma non credo di essere pronta a piangere come se non ci fosse un domani XD

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  4. Ahahahaah bisogna essere nel periodo giusto per leggere una cosa simile...

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