Recensione: L'amore più giusto è quello sbagliato - Chelsea Fine

Genere: New Adult

Casa editrice: Mondadori

Pagine: 226

Prezzo cartaceo: € 18,50

Prezzo ebook: € 6,99

Data di uscita: 20 Ottobre 2015

Serie "Finding Fate":

1. L'amore più giusto è quello sbagliato, 20 Ottobre 2015

2. Perfect kind of trouble, prossimamente

3. Right kind of wrong, prossimamente

Ogni singolo giorno Pixie vorrebbe solo tornare indietro e cambiare il passato. Ma non può. Spera che l'estate trascorsa a lavorare nell'albergo della zia l'aiuti a dimenticare. Ma anche questo sembra impossibile: Levi è lì. Il ragazzo che era stato suo amico, e forse qualcosa in più, fino al momento in cui tutto è cambiato, per sempre.

Levi vorrebbe solo chiedere scusa, ma sa che non basterebbe, in fondo lui è il vero colpevole della tragedia che li ha colpiti. Levi sa che dovrebbe stare lontano da Pixie, sarebbe meglio per tutti e due. Ma ogni sua singola parte desidera toccarla, proteggerla, stringerla forte e baciare via tutto il dolore. Ma Pixie appare così lontana, irraggiungibile. Eppure quegli occhi verdi che Levi incontra ogni giorno gli dicono forte e chiaro che non può vivere senza di lei.

*sorseggia thè*

Salve miei piccoli fiocchi di neve, come state? Io sono qui, pronta a raccontarvi una nuova avventura! Vi avviso però, questa sarà una delle mie recensioni no-sense... Non sono riuscita ad inquadrare bene questo romanzo... Insomma, in altre parole, non so se mi piace oppure no! Che casiiiiino >.< Ma perchè a me, perchè? Non poteva capitarmene uno brutto? Almeno lì sapevo cosa dire e invece adesso sono qui, a fissare la tazza del thè (il caffè mi agita, quindi no) in cerca di ispirazione!

Sarah, Pixie per gli amici, si trasferisce per l'estate al Willow Inn, albergo di sua zia, dove lavorerà come cuoca. Insomma, niente di particolare se non fosse che sta scappando dal suo passato... Ma non è la sola. Levi lavora in quell'albergo come tuttofare. Nessuno dei due sapeva che l'altro era lì, e così si ritrovano a condividere non solo in bagno ma anche quel passato che sembra tormentarli.

Quindi eccomi qui, a vivere e lavorare fianco a fianco con una fetta ambulante del mio passato.

La storia si apre con loro due che continuano a farsi i dispetti! Lui consuma l'acqua calda in bagno e lei fa saltare la corrente elettrica mentre lui si rasa. Da subito però si percepisce una certa tensione. Da quegli sguardi sfuggenti, quelle parole non dette e quelle mani sfiorate. 

Pixie adora dipingere, ha sempre amato mettere su tela tutta se stessa. Da un anno però la vita ha perso i suoi colori... E' tutto bianco, è tutto nero, con qualche sfumatura di grigio (OMG non posso credere di averlo detto... Mr Grey sciò.)

Lei ha una cicatrice che le ricorda la sua vita, il suo passato, la sua STUPIDA MADRE e quello che ha perso.  

«E sai un’altra cosa?» Mi punta addosso il coltello con aria aggressiva. «Io non sono Capitano Uncino. Se mai, sono Campanellino.» Torna ad affettare di brutto. «Campanellino!»

Pixie è forte, lo è davvero. Ha affrontato tutto sa sola. E' stata abbandonata non una, ma due volte, e nonostante questo è ancora lì, che lotta per la sua vita.

Levi invece no, lui si è rassegnato, non fa NULLA se non crogiolarsi nel suo dolore... E CHE MISERIA! Questa cosa mi ha fatta INCA**ARE! Non capisce i suoi sbagli se non quando Pixie gli sbatte in faccia la realtà, e solo in quel momento il bell' addormentato si sveglia da "STU SUONN" (da questo sonno n.d.r) e capisce un po' di cosette! Ma non illudetevi eh, ce ne vorrà di aiuto per far si che torni sulla "retta via".

Pixie e Levi si conoscono praticamente da sempre! Sono cresciuti insieme, hanno condiviso qualcosa di più che una semplice famiglia... Ma tutti noi sappiamo quanto fragile e delicata sia la felicità, basta poco, e questa va in frantumi. Questo succede quando entrambi si risvegliano in un letto d'ospedale. Qualcosa gli è stato strappato via ed il puzzle delle loro vite si è rotto.

Rimettere insieme i pezzi, trovare un nuovo incastro senza quel pezzo non sarà impossibile. Farlo insieme poi, sarà più semplice.

«Be’, ma piantare e riparare sono quasi la stessa cosa. Coltivi un fiore o un ortaggio, passi mesi ad annaffiarli e a proteggerli da sole e parassiti, e poi un giorno comincia a morire e tu devi riparare il danno.»

I miei pensieri corrono a Charity. Cerco di allontanarli.

Poi corrono a Pixie, e questa volta non li allontano.

Paul si allunga in avanti appoggiandosi al bastone da passeggio. «È una cosa bruttissima, quando muore una pianta, e ti fa venire voglia di mollare tutto. Ma ecco la bellezza del giardinaggio, figliolo. Puoi far rivivere anche le piante più avvizzite.»

«Sono più forti, sai» dice Paul.

Mi schermo gli occhi per ripararmi dal sole ormai sorto. «Che cosa?»

«Le piante che fai rivivere» risponde. «Quando riporti in vita qualcosa che era sul punto di morire, lotta con più forza per fiorire.» Paul si allunga di nuovo sul bastone e sorride. «Va così anche la vita, credo.»

Le tele di Pixie non saranno più bianche e nere, ma quei colori si trasformeranno in azzurro, verde, giallo, viola! I colori della vita, della speranza, della rinascita... L'INIZIO DI UNA NUOVA OPPORTUNITA'! 

Bisogna sempre lottare, tutto il resto, le scuse, le paure, sono soltanto il segno della nostra resa. 

La nostra protagonista non si è mai arresa, ha affrontato sempre a testa alta tutto ciò che le è caduto addosso e alla fine è riuscita ad aiutare chi, questo peso, non riusciva a portarlo da solo.

«Perché l’amore non è qualcosa che bisogna dirsi a parole!». Il suo viso si infiamma di passione. «È qualcosa che si sa e basta. È una cosa implicita. Umile, silenziosa, costante...» Riprende a massacrare i funghi, ma quando parla lo fa con voce più lieve. «Quello che voglio dire è che non basta dire “ti amo” a una persona perché diventi vero. Non è così che funziona. L’amore vero non ha bisogno di essere dichiarato o confessato. L’amore vero... esiste a prescindere. Mi capisci?»

Adesso vi starete chiedendo perchè, all'inizio, sono andata in crisi al pensiero di dover scrivere questa recensione (Ve lo state chiedendo, vero?). Vabbè, visto che insistete così tanto, ve lo dico. 

Il problema è il LUI in questione. Tutto quel suo rimuginare..."No, non posso. E' colpa mia." Oh Gesù santissimo adesso vengo lì e ti sbatto con la testa nel muro! Per chiarirci, E' NORMALE che lui stia così, non mi arrabbio per questo, ma per il fatto che sa cosa vuole, ma ha troppa paura per andarselo a prendere. Lei ha bisogno di lui e invece che fa? Prende a pugni le pareti... MA TE LO DO IO UN PUGNO!

Calma, devo ritrovare la calma... *va a fare altro thè*

Chelsea Fine in questa storia ha anche introdotto quelli che probabilmente saranno i protagonisti dei romanzi successivi. Mi aspetto una storia su Jenna, amica di Pixie. Ragazza forte, grintosa, sono curiosa di saperne di più. 

Il romanzo è ben impostato! Tutti i personaggi hanno un loro perchè e alcuni di essi hanno anche aggiunto quel pizzico di ironia che non guasta mai :3 Tutto è "abbastanza" scorrevole, un po' soporifero in alcuni punti (PERDONO) ma è una storia che si legge piacevolmente. Ho letto molti pareri positivi, e mi sento anche un po' in colpa (bugia) per quello che ho detto, ma è più forte di me... Quindi se state per venire a casa mia pronte a linciarmi, fatemi prima una telefonata, vi preparo degli ottimi biscotti :3.. e poi mi do alla fuuuuuga!

Non avere paura di vivere.

A presto (spero) miei piccoli fiocchi di neve!

xoxo HOPELESS

VOTO: