martedì 12 gennaio 2016

Recensione: Nonostante tutto ti amo ancora - Samantha Towle

Titolo: Nonostante tutto ti amo ancora
Autrice: Samantha Towle
Casa editrice: Newton Compton
Pagine: 320
Prezzo ebook:  euro 2,99
Prezzo cartaceo: euro 9,90
Data di uscita in ebook: 30 Dicembre 2015
Data di uscita in libreria:  28 Gennaio 2016
 Mia Monroe sta scappando. Da una persona che le ha fatto del male. Da un passato che vuole tenere nascosto. Non ha più fiducia nel futuro. Jordan Matthews ama le cose facili. Le donne facili. La vita facile. Poi incontra Mia. Lei è a pezzi e ha sulle spalle il peso più grande che una persona possa sostenere. Ma più Jordan conosce Mia, più si ritrova, per la prima volta nella sua vita, a volere con tutto se stesso qualcosa… qualcuno… lei. E allora la vita non è più così facile. Jordan è tutto ciò che Mia non dovrebbe volere. Un ragazzo poco raccomandabile, arrogante, che fa soldi giocando a poker e rimorchia donne nei bar. Eppure Mia se ne innamora. E allora il passato da cui cercava di fuggire, sembra raggiungerla…


Ci sono quasi, mancano pochi passi e arghhh...
Ma ehi, ci siete anche voi?
Salve amici lettori, come state? Io sto tentando una piccola impresa. 
Quale?
Beh, sto scalando una montagna per poi poter gettare questa cosa chiamata libro che ho tra le mani e vederlo ruzzolare giù, giù, giù... Devo purificarmi e sento che questa cosa mi aiuterà U.U

Questo libro mi ha ingannata. La trama è uno stupido specchio per le allodole e io ci sono cascata in pieno. 
In punizione Hopeless, in punizione!
Avrete già capito che questa non sarà una di quelle mie recensioni che trasudano cuoricini da ogni parola. NO-NO. Questa sarà una di quelle in cui urlo, do fuoco e bestemmio, si-si bestemmio okay?.
ARGHHH.

COMINCIAMO!
La storia si apre con Mia che riceve la notizia della morte di suo padre. Lei è sconvolta, ma in senso positivo. Oliver era un padre violento. Le sua mani non l'abbracciavano. La sua bocca non pronunciava parole d'affetto. NO. Le sue mani la picchiavano. La sua bocca la insultava. Con la sua morte, Mia è libera, o così crede.

Conoscete l'espressione "DI MALE IN PEGGIO"? Be, io ne sono un esempio vivente.

Un giorno conosce Forbes, un ragazzo perbene all'apparenza. I due si mettono insieme. Presto lei scoprirà che lui non è altri che la versione 2.0 di suo padre. Lei così continua a subire, a piegarsi difronte ad un qualcosa che non riesce a combattere, anzi in realtà non vuole combattere. Mia quasi asseconda questo comportamento di Forbes, giustificandolo ogni volta, aiutando LUI a superare il fatto che l'abbia picchiata. 

Al'inizio pensavo di amarlo, ma cosa ne sapevo dell'amore? Nessuno me l'aveva mai fatto conoscere. Mi ci è voluto del tempo per capire ciò che provavo per lui: nient'altro che il riflesso del mio disperato bisogno di essere amata.

Okay, stop un momento, voglio precisare una cosa a questo punto. E' una realtà difficile quella che si presenta in questo romanzo, realtà con la quale, per fortuna, io non mi sono mai scontrata. Tutto quello che dirò da questo punto in poi sarà semplicemente dettato dalla mia voglia di far giustizia, di ribellione verso un qualcosa che probabilmente non comprendo ma che mi fa rabbia. Io credo che abbandonarsi a ciò che ci accade non sia una soluzione, combattere lo è.
Torniamo a Mia. 
Le sua vita continua così con Forbes, fin quando un giorno trova dei documenti segreti di suo padre in cui si dice che la madre, che lei credeva morta, in realtà è viva ed è fuggita rinunciando a lei. La tizia allora che fa? Ma dai, diciamo tutto a quel coglione del mio ragazzo, lui mi aiuterà. 
Forbes però viene beccato mentre se la sta "facendo" con un'altra e Mia decide di lasciarlo. Non che non sia grave, ma tu lasci il tuo ragazzo perchè ti tradisce e non perchè ti picchia dalla mattina alla sera? 
OKAY. 
Ovviamente il tizio non la prende bene e alla fine cerca di violentarla. Lei riesce a fuggire senza però essersi presa prima la sua dose quotidiana di contusioni. Boston. 
E' lì che dovrebbe trovare sua madre, è li che lei decide di andare. 
Qui incontrerà Jordan, figlio del proprietario dell'hotel in cui alloggia e che l'aiuterà nelle sue ricerche.
Su per giù è questa la storia, il resto lo lascio a voi.

La cosa che più mi ha fatto storcere il naso sono i personaggi. Non hanno spessore, si lasciano trasportare dagli eventi meccanicamente. Il romanzo perde di credibilità proprio a causa loro.
Insomma Jordan è il classico figo che si porta a letto tutte e che le scarica il secondo dopo ma, appena vede lei, si rimbambisce. Ho capito che ti piace, ma un po' di spina dorsale. Che poi sto ragazzo sa anche cos'è un pixie cut. Insomma, il mio fidanzato non si accorge minimamente di quando mi taglio i capelli, forse se mi rapassi a zero noterebbe qualcosa (fooorse) e lui appena la vede cosa pensa? Oh, ha un pixie cut... Ma davvero fai?
Insulso. Patetico. Melenso. STOP.

Mia è complicata. Neppure lei con i suoi problemi riesce a dare quel tocco in più ad una storia che, già dopo i capitoli iniziali, sembra andare alla deriva. Non la si riesce a comprendere bene e questo non ha fatto altro che allontanarla sempre più dal lettore.




La storia parte bene, ma poi affonda, affonda, affonda, e nelle ultime dieci pagine riemerge. L'autrice ha lanciato molti tipi di salvagente ma ognuno di loro si è rivelato una patetica paperella sgonfia. Non ci siamo.
I temi trattati sono molti, anzi forse troppi e, anzichè far riflettere il lettore, finiscono soltanto per confonderlo. Questo romanzo è un guazzabuglio di cose messe li con intorno una storia d'amore che non mi ha emozionata, anzi forse un tantino alla fine, ma nulla di straordinario.

Arriviamo alla mia parte preferita, lo stile del romanzo e la tanto amata traduzione.
Ma prima di scrivere questo libro e tradurlo, hanno dato fuoco ad un dizionario?
Mi sono ritrovata a leggere cose come patatina stretta e calda, osservo la sua passera, non avrei dovuto venire.
Qui le cose sono due: o l'autrice ha qualche problemino col chiamare le cose col proprio nome e, non dimentichiamo i verbi, o chi ha tradotto questo libro aveva in mente chissà cosa. Cioè certe cose non c'entrano nulla, sono ridicole. Patatina stretta e calda sembra lo slogan di una pubblicità di amica chips, quella con Rocco Siffredi.

Ho letto molti pareri positivi in giro su questo romanzo ma io proprio NON CI RIESCO. Ci ho provato, ho provato a non essere critica ma quel diavoletto nella mia testa continuava a punzecchiarmi con suo forcone.



Non è colpa mia. 
A questo punto non posso che salutarvi. Se avete letto questo romanzo fatemi sapere cosa ne pensate in un commentino e se invece ancora non l'avete fatto... Beh, scegliete voi, ma io vi consiglio con quei soldi di comprarvi una bella porzione di patatine U.U 

A presto, 
xoxo HOPELESS











VOTO:



7 commenti:

  1. Hahahahahaha! Fantastica! Adoro le tue recensioni! Venendo a noi, il libro ormai l'ho comprato, quindi lo leggerò, però ora il mio entusiasmo è prossimo allo zero. Ma soprattutto, che cacchio è un pixie cut? X°°°D Nemmeno io lo so! Hahahaha! Quando lo leggerò ti farò sapere se concordo o meno con te. Baci!

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    1. Dicasi pixie cut un taglio di capelli molto corto xD Neppure io lo sapevo, l'ho googlato xD.
      Io al contrario avevo grandi aspettative avendo letto molti pareri positivi in giro, ma purtroppo nulla, non mi è piaciuto T.T
      Aspetto allora la tua recensione :3 e che la forza del pixie cut sia con te xD

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  2. Ehii Hope!
    Mi sa tanto che vado a comprarmi una maxi porzione di patatine!! XD
    xoxo

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  3. Oddio... Muoro!!! F A V O L O S A !!!!
    Non l'ho letto e penso che mi darò anche io alle patatine!!!! :D

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