venerdì 21 aprile 2017

Passenger di Alexandra Bracken - Recensione

E mentre tutte le blogger sono a Tempo di Libri a godersi i castelli fatti di libri, mentre danno fondo alle carte di credito e incontrano le loro autrici preferite, io sono qui a scrivervi un altro Demolition Book Derby, la rubrica ideata insieme a Jess (The Ink Spell).
Sono in perfetto mood #mainagioia.
Questo però non sarà un solito DbD perchè questo libro mi ha spento l'entusiasmo e mi ha trascinata nel vortice dell'apatia così tanto che essere divertenti mi è troppo difficile.


Passenger

Alexandra Bracken
Genere: Paranormal Young Adult
Editore: Sperling & Kupfer
Prezzo: Cartaceo 18,90€ - Ebook 9,99€
Serie: Passenger #1
Pubblicato: 28 Marzo 2017

Trama: In una terribile notte, la giovanissima Etta Spencer perde tutto quello che conosce e ama. Catapultata all'improvviso in un mondo sconosciuto, ha un'unica certezza: non ha viaggiato per chilometri, bensì per secoli. La sua famiglia, infatti, possiede la capacità di viaggiare nel tempo. Un'abilità di cui lei ha sempre ignorato l'esistenza. Fino a ora. Passeggera a sorpresa su una nave nel bel mezzo dell'oceano, e disposta a tutto per ritornare alla propria epoca, Etta inizia una straordinaria avventura attraverso secoli e continenti, in compagnia di Nicholas, giovane capitano della nave, alla disperata ricerca di un oggetto misterioso e di inestimabile valore, in grado salvare il suo futuro. Ma i tentativi di Etta trovare la strada di casa non fanno che trascinarla sempre più a fondo. Per sopravvivere dovrà imparare a navigare tra spazio e tempo, tradimento e amore.


Recensione

Io, come sempre, sono la voce fuori dal coro e vi dico che questo libro non mi è piaciuto per niente, l'ho trovato fin troppo forzato e fuori dagli schemi.
La storia di Passenger parla di viaggi nel tempo, un tema che da sempre mi affascina, adoro scoprire tutti i retroscena o semplicemente provare l'ebbrezza di viaggiare in epoche diverse, di confrontarle fra loro e di trarne le mie considerazioni.

Il libro, o meglio la duologia, parla di Etta, una violinista cresciuta nel ventunesimo secolo con sua mamma, il padre non l'ha mai conosciuto e non sa chi possa essere.
Un giorno tutta la sua vita cambia perchè scopre di appartenere ad una stirpe di viaggiatori nel tempo, adesso nulla nella sua vita ha più senso, tutto quello che conosceva è frutto di un'enorme bugia e non ha mai avuto così tanti dubbi su sua madre.
Ed è proprio la madre la causa di questi viaggi nel tempo, qualcuno reclama ciò che lei anni prima ha rubato.

Accanto ad Etta troviamo anche un altro protagonista, Nicholas, un ragazzo di colore e figlio illegittimo di una delle più antiche e potenti famiglie di viaggiatori.
La storia di Nicholas mi è piaciuta molto, ho adorato scoprire la sua vita, le sue sofferenze, ho vissuto attraverso i suoi occhi una storia tanto dura, una storia che si tinge delle sfumature della schiavitù.
Lui è un bambino nato per sbaglio da una serva, un bambino che è stato strappato dalla madre e da lì ha iniziato a viaggiare nel tempo per conto della sua famiglia paterna, una famiglia che da sempre non lo considera degno, è soltanto un nero, un errore di gioventù.

Questa storia per me ha delle grosse cose che proprio non vanno, è davvero troppo pesante.
Leggendo vari giudizi su Goodreads mi sono accorta che molti lettori americani hanno riscontrato il mio stesso problema, un problema di cui in Italia non se ne fa accenno da nessuna parte.
Questo libro è un mattone e non è un bel mattone. Non è un mattone perchè conta quasi cinquecento pagine, sappiamo tutti che mi sono letta anche libri così grossi in un giorno, è un mattone perchè non si digerisce.
E' davvero troppo lento, ci sono troppe pagine inutili, ci sono troppi dialoghi inutili, troppe storie che riguardano personaggi di cui non ci può fregare di meno.
Non si può leggere un capitolo intero, non si possono leggere ottanta pagine sul fatto che l'Inghilterra ha perso le sue amate terre americane, non si può. Questo non è un romanzo storico e io non voglio leggere così tanto di guerra, è un libro che va sicuramente contestualizzato, l'autrice doveva necessariamente accennare questi aspetti ma dovevano essere appunto accenni e non sproloqui inutili. Sproloqui che, oltretutto, sono pronunciati da marinai ignoranti mentre cenano e guardano il culo ad Etta.
Ragazzi, ci tengo a precisare che per me queste cose dovrebbero essere più che interessanti visto che sto preparando l'esame di Storia moderna  ed ogni minimo particolare appreso è di vitale importanza ma il mio libro dell'Università è decisamente più accattivante e forse prende di più.
Vi consiglierei piuttosto questo al posto di Passenger...

Etta, invece, è un personaggio che mi ha lasciato poco e niente.
L'ho trovata troppo forzata, è davvero uno di quei personaggi totalmente inventati perchè un riscontro nella realtà non puoi trovarlo quando una ragazza del ventunesimo secolo si comporta come una perfetta dama inglese e si innamora in un battito di ciglia.
Una ragazza nel ventunesimo secolo non può semplicemente adattarsi così in fretta, non può in due secondi imparare a comportarsi come una donna di altri tempi e parlare dando del lei, imparare a fare inchini, l'unica spiegazione che mi sono data è che la tizia si sia vista tante puntate dei Tudors perchè solo così poteva apprendere così tanto.
E' passata dal "Mio Dio dove sono?" al "Lei siete un perfetto gentiluomo Sir Nicholas".
Un cambio così repentino l'ho visto solo in The Vampire Diares quando spegnevano l'umanità in pochi secondi e tu te ne accorgevi dai loro occhi.
Da aggiungere, inoltre, che l'autrice specifica che gli altri viaggiatori studiano anni per esserne in grado, quindi mia cara Etta non reggi.

Come non regge la storia d'amore con Nicholas, una storia basata sul nulla. Tu di questa persona non
sai nulla e te ne innamori in due secondi? Non sai nulla ma ti fidi ciecamente di lui quando tutto il mondo dei viaggiatori ti sta cercando? Beh, Etta, sei proprio una povera illusa.
Da una parte è super ganza e si adatta perfettamente ad un altro secolo e dall'altra ci fa la figura della cretina ad innamorarsi di Nicholas.

E' davvero difficile scrivere un così brutto libro quando si hanno tutte le carte in regola per farlo funzionare, ci vuole un grosso premio.
Vabbè questo libro è davvero un grosso no, da raccontarvi non ho altro perchè in realtà si parla del nulla, è tutta aria fritta.
Il mio piano era quello di leggerlo in fretta ed iniziare subito il secondo libro ma non ci penso nemmeno.

Io non so per quale assurdo motivo tutti l'abbiano amato mentre in altri luoghi del mondo ci sono pareri più negativi che positivi, qual'è il problema?
Ad oggi sono ancora la voce italiana fuori dal coro e vi dico di non leggere questo libro perchè preferirete piuttosto fare le pulizie di primavera che terminarlo.
Leggerlo è stato un incubo, recensirlo un travaglio.
A causa di questo libro tutto il mio lavoro è rallentato quindi date la colpa a lui se tutti i post di questa settimana slitteranno...






VOTO:

8 commenti:

  1. Sapevo che non la volevi scrivere, quindi apprezzo doppiamento lo sforzo e ti faccio un applauso! xD
    Come ti avevo scritto, a me non ha ispirato sin dal principio e wow, se c'è una cosa che odio da brava ragazza che evita il romance dieci mesi all'anno per evitarsi il diabete, quello è proprio l'instalove.
    Evviva le voci fuori dal coro!

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    1. Ohw ma grazie 😍
      Dovevo scrivere questa recensione per far sapere alle italiane che non è assolutamente come dicono...

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  2. Ciao Alee, mi dispiace un sacco! Le mie aspettative su questo libro sono scese all'inverosimile!

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    1. Immagina me quanto ci son rimasta male ahahah in giro non trovi una recensione negativa e mi aspettavo il capolavoro del secolo...

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  3. Eh, lo sapevo. D'altra parte le recensioni americane non mentono al riguardo e tu confermi i miei timori.

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    1. Viva le americane!! Almeno non mi fanno sentire un alieno...

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  4. Lo sto leggendo ora per una lettura di gruppo, non so ancora darti il giudizio finale comunque per adesso mi sembra un pò lento e leggendo il tuo pensiero mi sa che non decollerà col tempo, che gran peccato perchè ero partita con aspettative davvero alte

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    1. no per me non decolla, anche le parti che dovrebbero essere più avvincenti in realtà sono noiose

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